Formazione

Anche la Margherita sceglie l’Open source

Anche la Margherita sceglie l'open source per un ambizioso piano di informatizzazione dello Stato in contrapposizione ai piani del Ministro Stanca

di Giulio Leben

Per la Margherita scegliere l’open source sembrerebbe non solo una questione di costi: l’uso di modelli basati sul codice sorgente aperto deve mettere in grado la Pubblica Amministrazione di essere responsabile autonomamente per assicurare una migliore qualità di servizi on line ai cittadini.

L’Open Source viene così indicato nel Libro bianco dell’ICT [scaricabile in allegato al presente articolo] della Margherita dal titolo “L’opportunità digitale” come un contributo determinante all’abbattimento del digital divide fra Nord e Sud del Mondo.

Il libro è curato dal giovane responsabile per la politica economica della Margherita Enrico Letta (ex ministro dell’Industria nell’ultimo governo di CentroSinistra) e contiene oltre all’impegno a supportare le tecnologie open source anche la volontà di rivedere le attuali normative sul copyright (vedi EUCD).

Nell’opera è presente inoltre la proposta di Piani Locali (a livello provinciale) per la cablatura del territorio da finanziare con fondi ad hoc anche nelle aree urbane minori, in base al principio che la banda larga deve essere un servizio universale (come lo è oggi il servizio telefonico) e si chiede la revisione della legge Gasparri sul Wi-Fi per promuovere l’uso di questa tecnologia da parte delle famiglie e delle comunità locali.

Signoficativo inoltre il riconoscimento delle “Culture Alternative” della Rete (Comunità hacker, bloggers, ecc.) con cui la politica non deve interferire, di cui deve rispettare l’autonomia e con cui deve aprire un dialogo aperto e libero.

Maggiori informazioni: L?opportunità DIGITALE: velocità, sviluppo, equità…

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