Economia
Anche in Lombardia nasce l’Alleanza delle Cooperative
Dopo Emilia Romagna e Piemonte un'altra regione può vantare organizzazione che riunisce le aderenti a Confcooperative, Legacoop e Agci
Dopo Emilia Romagna e Piemonte nasce anche in Lombardia l’Alleanza delle Cooperative, organizzazione regionale che riunisce le cooperative aderenti a Confcooperative, Legacoop e Agci.
L’assemblea costitutiva si è tenuta questa mattina a Milano e ha eletto alla presidenza Maurizio Ottolini, presidente di Confcooperative Lombardia.
L’Alleanza delle Cooperative lombarde conta 4.300 imprese, 2 milioni di soci, un volume di affari di oltre 12 miliardi di euro e più di 124mila occupati (di cui il 63% donne).
«Negli ultimi 5 anni la cooperazione lombarda ha segnato un trend positivo di oltre il +9% negli occupati – ha sottolineato nel suo intervento Ottolini – ma possiamo fare di più e faremo di più, se avremo gli strumenti per farlo, ad esempio attraverso l’applicazione del protocollo di intesa di Regione Lombardia che prevede di destinare il 5% degli appalti alle cooperative sociali, anche in vista di Expo 2015».
In termini di fatturato la cooperazione targata Alleanza rappresenta il 25% del valore complessivo dell’agroalimentare lombardo, il 60% della produzione di latte e il 45% di una produzione di eccellenza come il Grana Padano Dop. Sono 200mila le famiglie che in Lombardia hanno costruito casa in cooperativa e oltre 1 milione i cittadini che usufruiscono dei servizi socio-sanitari e di welfare. Il 13% degli sportelli bancari lombardi sono banche di credito cooperative.
«Anche Regione Lombardia si pone in prima fila a sostegno della cooperazione – ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive Mario Melazzini – supportando i soggetti che vi operano attraverso l’attuazione di politiche che ne favoriscano la crescita e lo sviluppo. Tra le molteplici misure previste, ricordo l’istituzione della Consulta regionale per lo sviluppo della cooperazione, organismo che propone alla giunta le attività da svolgere a favore del comparto cooperativistico e che ha tra le sue funzioni la possibilità di attivare tavoli tecnici su tematiche ad hoc. Tra le azioni messe in atto solo recentemente sottolineo l’avvio del percorso normativo per il rilancio della competitività lombarda che intende valorizzare anche il mondo delle cooperative, puntando sulla semplificazione e sulla sburocratizzazione. Siamo consapevoli, infatti, che solo alleggerendo il sistema imprenditoriale di queste zavorre si possa realizzare un concreto rilancio della nostra economia».
«Se riusciremo a sventare il rischio dell’aumento dell’Iva nelle cooperative sociali e se recupereremo i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione – gli hanno fatto eco i copresidenti dell’Alleanza delle Cooperative lombarde, Luca Bernareggi e Giuseppe Di Giugno – la cooperazione lombarda sarà davvero in grado di produrre nuove interessanti opportunità occupazionali, dal welfare sussidiario al recupero di attività artigianali attraverso la cooperazione sociale, la cooperazione tra professionisti, il workers buyout attraverso cui i lavoratori possono rilevare la propria impresa in crisi per darle continuità e le cooperative di comunità».
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