Salute
Anche il Campionato europeo rally con #correreperunrespiro
Il progetto di Rachele Somaschini, pilota affetta dalla fibrosi cistica, per sostenere la ricerca su questa malattia genetica degenerativa ha trovato il supporto della massima serie continentale. Dal suo lancio nel 2016 a oggi l’iniziativa ha raccolto 300mila euro per finanziare importanti progetti strategici e di ricerca della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica
di Redazione
L’iniziativa solidale ideata nel 2016 da Rachele Somaschini – #CorrerePerUnRespiro – per diffondere informazione e raccogliere fondi a sostegno della ricerca sulla fibrosi cistica – ottiene il riconoscimento da parte del Promoter del Campionato Europeo Rally Fia, Wrc Promoter GmbH. Si tratta di un grande giorno e un importante obiettivo raggiunto dalla pilota di Cusano Milanino classe 1994, affetta da questa malattia genetica degenerativa dalla nascita, che dedica a questa causa tutto il suo impegno nel motorsport e nella vita.
Somaschini ha annunciato pochi giorni fa la sua partecipazione ad un programma completo di 6 gare nella serie continentale ma da sempre ha espresso l’intenzione di allargare oltreconfine gli orizzonti della sua attività di sensibilizzazione. Una risposta così forte da parte dell’istituzione che gestisce il Campionato Europeo non può quindi che costituire un motivo di enorme soddisfazione.
«Voglio esprimere tantissima gratitudine al Promoter di questo importante Campionato per avere dimostrato attenzione, sensibilità e disponibilità verso una causa che mi sta tanto a cuore, e non solo perché mi coinvolge direttamente», commenta Rachele Somaschini (nella foto). Per il 30% delle persone affette da alcune varianti genetiche della malattia non esiste ancora una terapia. E #CorrerePerUnRespiro non si fermerà finché non sarà trovata una cura per tutti. «Diffondere questo messaggio attraverso un palcoscenico internazionale e con il supporto di una prestigiosa organizzazione come il Campionato Europeo Rally è quanto di più ambizioso potessi raggiungere», aggiunge la pilota.
Così commenta questa decisione Iain Campbell, Manager di Wrc Promoter Gmbh: «Ammiriamo il lavoro instancabile di Rachele per una causa di grande valore. È una forte sostenitrice del Fia Erc e una forte concorrente, nonostante le sfide che deve affrontare. Siamo felici che possa utilizzare il Campionato Europeo come cassa di risonanza e veicolo di diffusione dell’informazione sulla fibrosi cistica».
A oggi #CorrerePerUnRespiro ha raccolto 300mila euro per finanziare importanti progetti strategici della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – istituzionespecificatamente dedicata alla ricerca sulla malattia genetica grave più diffusa in Europa – Trai progetti: Tfcf, Molecole 3.0 e attualmente "1 su 30 e non lo sai".
«La tenacia appassionata con cui Rachele si è misurata in questi anni e l’impegno profuso nel perseguire risultati importanti, sia come talento sportivo che come ambassador, pur convivendo con la fibrosi cistica, sono un grande esempio per tutti noi» dichiara Matteo Marzotto, presidente FFC Ricerca.
«Il Covid ha dimostrato quanto la ricerca sia un patrimonio universale a cui Fondazione da sempre contribuisce, aprendosi, oggi più che mai, a collaborazioni europee e internazionali che vedono in iniziative di sensibilizzazione come questa un volano importante per la ricerca», aggiunge Carlo Castellani, direttore scientifico della Fondazione.
La fibrosi cistica (FC) è una malattia genetica progressiva che colpisce molti organi, in particolare i polmoni e il pancreas dove provoca la produzione di muco denso. Nelle vie aeree inferiori, questo facilita infezioni respiratorie ricorrenti con virus e batteri.
In Europa, circa una persona su 30 è portatrice asintomatica del gene FC difettoso. Le coppie in cui entrambi i partner sono portatori di FC hanno una possibilità su 4 (25%) in ogni gravidanza di avere un figlio con FC. Ci sono circa 52mila persone affette da fibrosi cistica in Europa. Attualmente non esiste una cura per questa malattia, ma grazie alla ricerca scientifica e ai progressi nei trattamenti e nella cura, le persone affette da fibrosi cistica vivono oggi una vita più lunga e più sana rispetto al passato.
La Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica finanzia progetti di ricerca che hanno lo scopo ultimo di migliorare lo stato di salute delle persone affette da fibrosi cistica e di fornire una svolta nella comprensione delle basi molecolari della malattia. Riconosciuta dal Ministero dell'Università e della Ricerca (Mur) come promotrice della ricerca scientifica sulla malattia, la Fondazione coinvolge 1.000 Ricercatori, 260 Istituti di Ricerca in Italia, 150 Delegazioni di Volontariato e gruppi di sostegno e 5.000 Volontari non occasionali raccogliendo fondi e fornendo informazioni sulla malattia.
Foto da Ufficio stampa
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