Famiglia

Anche i tour operator hanno un’anima

Era ora. Grazie alle sollecitazioni dell’associazione Terre des Hommes, per la prima volta i maggiori organizzatori di viaggi aderiscono a una campagna contro la prostituzione infantile.

di Cristina Giudici

Lasciateli crescere. Anche se non vi assomigliano e non sono figli vostri, lasciateli crescere in pace. Questo è il senso dello storico accordo che un?associazione impegnata da 18 anni contro lo sfruttamento minorile, Terre des Hommes, ha firmato con la più grande associazione di tour operator italiani, Atoi. Da questa settimana, infatti, i cataloghi delle principali agenzie di viaggi, accanto ai pacchetti per Natale e feste di fine anno, offrono anche una gentile richiesta d?attenzione. «Migliaia di turisti e viaggiatori comprano sogni a buon mercato, mentre questi piccoli individui deperiscono e muoiono (…). Esposti a ogni pericolo, essi non hanno voce e non possono chiedere aiuto perché l?unica realtà che conoscono sono i bisogni degli adulti». All?appello hanno risposto quasi tutti: Francorosso, I Viaggi del Ventaglio, Settemari, Valtur… In tutto 54 tour operator. Assenti invece le piccole agenzie di viaggi, numerosissime, e chi le rappresenta, la Fiavet, che, per problemi burocratici, non ha ancora dato la propria adesione. Operazione di immagine o sensibilità verso un fenomeno che fa parlare tanto di sé anche a casa nostra? Per Patrizia Miazzo, fautrice dell?accordo, che da giornalista freelance è passata alla difesa dei bambini del mondo con Terres des Hommes, si tratta di entrambe le cose: «Per smuovere le acque ho dovuto applicare tutte le leggi massmediatiche, sono andata alla Rai e ho accusato i tour operator di essere involontariamente complici del turismo sessuale e pedofilo. È venuto giù il mondo, mi hanno attaccato e io ho risposto: ?Se siete innocenti, allora dimostratelo?. Così, dopo un anno, la Atoi è riuscita a convincere tutti i suoi tour operator ad avviare una campagna. Tutto a spese loro. Certo, non è stato facile, ma ora sono in molti, anche fra coloro che non appartengono all?Atoi, a chiamarci perché vogliono aderire». Sono passati 18 anni da quando Edmond Kaiser, fondatore di Terre des hommes, andava nei bordelli dei paesi asiatici e comprava bambini nella speranza di sottrarli al loro feroce destino. Ne sono trascorsi 38 da quando si recava nei campi di raccolta dell?esercito francese in Algeria per strapparli alla guerra e portarli presso famiglie svizzere. Ma la campagna di ?infiltrazione? nelle agenzie turistiche per informare esotici viaggiatori non è l?unico trofeo che Terre des hommes si porta a casa. Nel 1981 l?associazione si è costituita parte civile contro John Stafford, editore responsabile della Guida Spartacus, cervello di una rete commerciale di pedofili alla quale la guida è servita da copertura per 25 anni. Il processo si è interrotto nel 1996 a causa del decesso dell?imputato, ma l?archivio di foto e indirizzi viene utilizzato da tutte le polizie europee. Nel 1995 Terre des hommes ha portato in tribunale gli editori della rivista francese Entrevue per istigazione alla pedofilia e di recente ha tentato di denunciare la nostrana rivista gay, Babylonia, che all?interno del giornale ritraeva una pubblicità di pornografia infantile. Perciò al congresso ?Il bambino e la violenza sessuale?, organizzato a Genova, l?associazione si è attirata l?ira dei pedofili, i quali hanno mandato un fax annunciando attività di protesta e solo la presenza di 200 poliziotti li ha convinti a desistere. Così come hanno mandato sempre via fax una minaccia con carta intestata alla sede milanese dell?associazione. «Sappiamo che difficilmente le inchieste giudiziarie potranno arrivare a individuare i responsabili delle reti di pedofili perché sono circuiti protetti e i seguaci appartengono per lo più a classi agiate», spiega la Miazzo, «e siamo coscienti che non possiamo fare una crociata né risolvere problemi di origine sociale o psichica. Ma noi stiamo dalla parte dei bambini e lavoriamo sulla prevenzione. Tutti pensano che il turismo sessuale e pedofilo sia poca cosa o forse che due milioni di bambini che si prostituiscono siano poca cosa se lo fanno in Brasile, ma per noi non è così». In ogni caso l?attenzione al turismo sessuale e pedofilo in luoghi lontani e esotici sembra all?ordine del giorno. Dopo la conferenza di Manila organizzata dall?organizzazione mondiale del turismo in seno all?Onu nei mesi scorsi, 120 Paesi si sono impegnati a lanciare campagne sociali destinate per dire ai viaggiatori ?almeno pensateci un po? su?. L?Ecpat, altra grande organizzazione impegnata sul fronte della difesa dei bambini, inizierà a breve una campagna (il cui slogan è: «Questa è una pubblicità che ti invita a non comprare») per dare una spinta alla discussione della legge Serafini sullo sfruttamento sessuale dei minori. All?esame del Senato, prevede la modifica del codice penale per punire con la reclusione fino a dodici anni chiunque si trovi in possesso di materiale pornografico o promuova viaggi all?estero finalizzati alla fruizione di attività di prostituzione a danno di minori. Ma i campanelli suonano un po? dappertutto. L?agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi ha preparato una campagna sociale contro le rotte del sesso. Le linee aree australiane hanno addirittura introdotto sui loro voli diretti in Asia e in America Latina un video che invece di pubblicizzare i prodotti duty free informa sui danni del turismo sessuale per milioni di bambini. Quindi, viaggiatori, viandanti e cuori solitari mettetevi una mano sul cuore e l?altra sulla valigia, prima di partire perché, come recita lo slogan dei cataloghi Atoi, «…se li incontrate, osservateli bene. Non sono figli di estranei, sono anche nostri e come i nostri hanno diritto al rispetto e alla tenerezza». Lasciateli crescere, per favore. Le adesioni delle agenzie: nome per nome Questo il testo dell?appello contro il turismo sessuale pubblicato sui cataloghi di vacanze dei principali tour operator italiani (a fianco la pagina inserita nei cataloghi): ?Se vi recate in Asia, in Africa o America Latina potrete finalmente trovare l?esotismo e l?evasione tanto ricercati. Ma in questi paesi vedrete anche bambini avviati amma prostituzione, venduti, violentati e spesso picchiati a sangue.Sicuramente ne avrete sentito parlare attraverso i mass media. Occorre tuttavia aggiungere che lo sfruttamento dei bambini e dei minorenni rappresenta una palese violazione della Convenzione internazionale dei diritti del bambino. Non dimentichiamoci che questa forma particolarmente deprecabile di schiavitù non procura loro nessun vantaggio e comporta quasi sempre una distribuzione irreversibile della personalità unita a un arricchimento illecito dei responsabili di qeusta rete di prostituzione. Migliaia di turisti e viaggiatori comprano sogni a buon mercato, mentre questi piccoli individui deperiscono e muoiono. Numerosi bambini contraggono malattie veneree e l?Aids senza nemmeno saperlo; vengono contaminati e a loro volta contaminano, in un circolo viziosos di profonda ignoranza. Esposti a ogni pericolo, essi non hanno voce, non possono chiedere aiuto perché l?unica realtà che conoscono sonoi bisogni degli adulti. Se li incontrate, osservateli bene. Non sono figli di estranei, sono anche i nostri e come i nostri hanno diritto al rispetto e alla tenerezza?. Ed ecco i 53 tour operator che hanno aderito alla campagna: Agamare, Alisarda, Aliviaggi, Atitur di Dertur Alitalia, Aviomar, Best Tours, Bini Viaggi, Bluewings, Caleidoscopio, Clipper International, Columbus, Comitours, Costa Crociere, Crismatours, Dimensione Turismo, Eden Viaggi, Francorosso, Futurviaggi, Gastaldi, Going, Hotelplan Italia, I Grandi Viaggi, Inter-Studioviaggi, International Travel, Io Viaggio Skimar, Itermar, Ivet, I Viaggi del Ventaglio, Karambola, Malan Viaggi, Medov, Mikrotours, Multitours, Orizzonti, Pianeta Terra, Rateo Viaggi – I.C.I International, Sei Viaggi, Settemari, Siesta, Skorpion, Sprintours Italia, Swan Tour, Teorema Tour, Tours Service, Turisanda, Valtur, Ventana, Veratour, Viaggi dell?Elefante, Viaggi del Mappamondo, Viaggi Kuoni, Viaggidea, Viloratour.


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