Non profit

Anche i bambini sono vittime di femminicidio

Fondazione Pangea con il sostegno di Starhotels lancia la campagna di raccolta fondi "Le donne nel cuore". Con l'acquisto di un bracciale presso gli alberghi sarà possibile sostenere il progetto “Piccoli Ospiti” con cui si intende aiutare le donne che hanno subito il trauma ma anche i loro figli affinché possano tornare a vivere serenamente. «Stiamo aiutando un bimbo che ha visto la mamma morire decapitata. A tagliarle la testa è stato il suo papà», dice Luca Lo Presti, presidente di Pangea, «è successo quando aveva tre anni e solo oggi, che ne ha cinque, riesce a chiedere: "Ma la mamma è morta?"»

di Anna Spena

Ha visto il papà decapitare la mamma con un coltello da cucina quando aveva tre anni. E solo ora che di anni ne ha cinque inizia a chiedere: «Ma la mamma è morta». Questo bimbo – come tanti altri – è a sua volta una vittima di quel circolo vizioso che vede in Italia una donna su tre diventare vittima di violenze da parte di questi “uomini”.

Per questo motivo la fondazione Pangea onlus ha deciso di prendersi cura di loro e dal 2008 ha lanciato il progetto “Piccoli Ospiti” con cui si intende aiutare le donne che hanno subito il trauma ma anche i loro figli affinché possano tornare a vivere serenamente.

La speranza è quella di riuscire a raccogliere donazioni per istituire un fondo che supporti le vittime. Ed in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne lancia la campagna di raccolta fondi “Le donne nel cuore”, sostenuta da Starhotel e dal volto dell’attore Alessio Boni.

Gli ospiti degli Starhotels e tutti coloro che vorranno sostenere il progetto con una donazione minima di 20€ interamente devoluta al progetto riceveranno un prezioso gioiello che vuole essere simbolo di rinascita per chi ha subito questo genere di violenza.


Il bracciale in argento, disegnato dalla designer Maria Luisa Pianegonda, sarà disponibile a partire da oggi, 25 Novembre, in tutti gli Starhotels in Italia e rappresenta una piccola ma importante azione di responsabilità sociale, oltre ad essere un’elegante idea regalo in occasione del Natale. Potrà essere acquistato non solo dagli ospiti dell’albergo, ma da chiunque avesse voglia di sostenere la causa di Pangea.

«La sensibilità ai temi femminili è parte integrante del nostro DNA: nella nostra compagnia il 55% del capitale umano è costituito da donne e madri», dice Elisabetta Fabri, presidente ed AD di Starhotels. «Con i nostri 24 hotels in Italia abbiamo l’opportunità di combattere l’indifferenza che troppo spesso avvolge la violenza domestica, coinvolgendo in un’azione di sensibilizzazione non solo i nostri collaboratori, ma anche tutti gli ospiti che soggiornano e frequentano i nostri hotels».

«Ci sono dei drammi esistenziali che è obbligatorio tenere in conto», dice Luca Lo Presti, presidente di Pangea. «Ma ci sono anche persone che vivono dei drammi nascosti che non si possono sottovalutare perché altrimenti si dimentica di affrontare la vita nella sua globalità e quindi il futuro».

È anche per questo motivo che l’associazione ha deciso di focalizzarsi sui figli, “i superstiti” li chiama Luca. «Il bracciale lo sponsorizzeremo moltissimo», continua Luca. «Pensate a quando le donne vengono uccise. Provate ad immaginare cose succede quando un bimbo vede il papà che ammazza la mamma: in quel momento ha un trauma di accadimento; ma quell’accadimento non viene da una cosa esterna, viene da mamma e papà.

Con queste dinamiche di violenza il rischio è di dimenticarsi il futuro se non ti occupi del bambino». Il sostegno della catena Starhotels avviene anche attraverso momenti di incontro e formazione agli oltre mille dipendenti: «Quando ci hanno fatto incontrare i collaboratori», spiega Luca, «abbiamo capito che il progetto e il nostro lavorare insieme stava diventando realtà. Questa non è solo la “vendita di un bracciale” ma è la condivisione di un problema».

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