Verso le europee 2024

Anche gli animali votano, il manifesto degli animalisti

Dodici tra le principali organizzazioni italiane presentano 10 punti programmatici con i quali chiedono alle forze politiche e ai candidati e alle candidate alle prossime elezioni di sostenere concretamente la tutela degli animali in Europa. Realizzato anche un portale che segnalerà le adesioni al manifesto della campagna “Vote for Animals”

di Antonietta Nembri

In vista delle elezioni europee, in programma l’8 e 9 giugno prossimo, le principali organizzazioni italiane per la difesa degli animali si sono unite sotto lo slogan “Anche gli animali votano all’interno della campagna europea Vote For Animals per chiedere più tutele e maggiori protezioni per gli animali nell’Unione Europea. 

Le organizzazioni aderenti

Sono dodici le organizzazioni aderenti: Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, Ciwf Italia, Enpa, Essere Animali, Lac, Lav, Leidaa, Lndc Animal Protection, Oipa e, infine, Save the Dogs and Other Animals.

Insieme queste organizzazioni lanciano un programma composto da 10 punti con cui si chiede alle forze politiche e ai candidati e alle candidate alle elezioni europee di impegnarsi, tra le altre cose, a sostenere l’eliminazione graduale delle gabbie negli allevamenti attuando l’Iniziativa Europea dei Cittadini, nonché di appoggiare una riforma ambiziosa della legislazione europea sul benessere animale con alti standard e specifici avanzamenti per tutte le specie negli allevamenti, includendo gli animali acquatici nella normativa di tutela e rendendo obbligatorio lo stordimento pre-macellazione per tutti gli animali. 

Prevenire il randagismo e il traffico di cuccioli

Non mancano punti specifici sul sostegno alla ricerca scientifica senza animali, alla estensione a tutta l’Unione dei divieti nazionali dell’allevamento per le pellicce e sulla richiesta di una politica europea per il contrasto e la prevenzione del randagismo e degli abbandoni di cani e gatti e per la lotta  al traffico dei cuccioli. 


Le organizzazioni chiedono inoltre un impegno affinché nella nuova proposta di Regolamento europeo sui trasporti vengano vietati quelli su lunga distanza per allevamento e macellazione, quelli di animali gravidi e non svezzati, nonché le esportazioni di animali vivi verso Paesi extra Ue, con una transizione al trasporto di animali già macellati. 

Alimentazione vegetale da favorire

Nei dieci punti si trova anche l’invito a favorire la transizione verso un’alimentazione vegetale. Le richieste, infatti, – si legge in una nota – includono il sostegno a una politica europea che favorisca le produzioni vegetali, quelle ad alto contenuto di benessere animale e di prodotti animali dall’agricoltura cellulare, e infine l’attribuzione al Commissario alla Salute e Sicurezza Alimentare di una nuova specifica delega alla tutela degli animali. 

L’appello ai partiti

«Con questo manifesto chiediamo ai partiti di inserire il tema della tutela degli animali nei loro programmi, per dimostrare a cittadini e cittadine la propria volontà di mettere fine alle peggiori sofferenze cui sono sottoposti ancora milioni di animali ogni anno, ma anche la volontà di tutelare la salute delle persone e dell’ambiente», dichiarano le organizzazioni.

E continuano «I risultati scientifici dimostrano che l’approccio One Health — cioè, quello che prende in considerazione le connessioni fra la salute di animali, esseri umani e ambiente — è il più efficace per fronteggiare le emergenze sanitarie come l’antibiotico-resistenza, le zoonosi o la degradazione degli ecosistemi. Negli anni i cittadini e le cittadine dell’Ue hanno ampiamente dimostrato di avere a cuore il destino degli animali, allevati e non, e chiedono che chi li rappresenta faccia di più. Noi ci impegneremo a informarli su chi avrà aderito alla nostra campagna sottoscrivendo il programma che abbiamo stilato».

In apertura l’immagine che campeggia sul portale voteforanimals.it

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