Era la figlia del vento, la splendida atleta americana Florence Griffith, dalle unghie lunghissime e laccate di rosso. Quando morì improvvisamente il 21 settembre 1998, a soli 38 anni, la diagnosi fu di infarto, ma subito si scatenarono voci su un?altra causa di morte: la Creutzfeldt-Jacob. Flo-Jo era da tempo sospettata di utilizzare sostanze dopanti, specie dopo la sua ?esplosione? muscolare del 1988, quando stabilì il record mondiale sui 200 metri. La Griffith avrebbe usato in particolare l?ormone della crescita, che si estrae dalla ghiandola pituitaria dei cadaveri e viene somministrato soprattutto a bambini con seri problemi di nanismo. Come tutte le sostanze estratte da ghiandole, però, anche l?ormone della crescita può trasformarsi in veicolo di trasmissione della malattia di Creutzfeldt se prelevato da persone malate. Florence Griffith ?esplose? nel 1988, e un anno prima, nel 1987, una partita infetta di ormone umano per la crescita fu rubata da un ospedale di Londra e rivenduta sul mercato nero per 150 milioni di lire. Flo-Jo è stata una vittima di questa partita contaminata? L?associazione americana Cjd Voice non ne è sicura: «La Griffith non era malata prima di morire» dicono. Il suo caso ha comunque contribuito ad aprire la discussione sulle terapie a base di ormoni, che oggi vengono sottoposti a rigidi controlli, e a quanto risulta dai sequestri di sostanze dopanti non entrano più a far parte delle bombe chimiche assunte da atleti disonesti.
