Sostenibilità
Anche Amici Cucciolotti vuol salvare il mare dalla plastica
Per il secondo anno l’impegno ambientale della Pizzardi editore e del suo album di figurine che salvano gli animali si traduce nella collaborazione con l’Università di Siena e nel sostegno al progetto internazionale “Plastic Busters MPAs”. Attraverso il gioco si vuol educare i più piccoli al corretto utilizzo e riciclo ecologico così da evitare l'inquinamento da microplastiche
Tra le aree marine più compromesse al mondo dai rifiuti galleggianti vi è il Mar Mediterraneo. A lanciare l’allarme l’Università di Siena che, con l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), coordina il progetto internazionale di ricerca scientifica “Plastic Busters MPAs” a cui aderiscono 15 istituti di ricerca e ministeri di 6 Paesi del Mediterraneo, che nasce dal progetto più ampio “Plastic Busters” a cui aderiscono 43 paesi dell’Unione del Mediterraneo.
Anche quest’anno, “Amici Cucciolotti” collaborerà con l’Università di Siena sostenendo il progetto internazionale attraverso la divulgazione dei suoi contenuti (su 3 milioni di album) ed educando le giovani generazioni alle buone pratiche ambientali e al corretto utilizzo e riciclo della plastica.
Enrico Giaretta, direttore Relazioni Esterne e Musicali della Pizzardi Editore Spa ricorda: «Dal 2017 sosteniamo il Progetto “Plastic Busters”, fornendo un aiuto economico e promuovendo progetti educativi in collaborazione con lo staff della professoressa Fossi, perché poter essere di supporto a un’iniziativa così prestigiosa e vitale per il futuro del Mar Mediterraneo è un atto di responsabilità e coerenza che va nella direzione della nostra mission aziendale: sensibilizzare i bambini sull’importanza del rispetto degli animali e della difesa dell’ambiente, perché la Natura è la casa in cui viviamo insieme ai nostri amici cucciolotti!»
Da sempre attento all’ambiente, Pizzardi è stato anche il primo editore, nell’ambito dei collezionabili, a utilizzare solo carta certificata per gli album, le figurine e tutti i suoi prodotti cartacei. Il senso di responsabilità e la coerenza che contraddistinguono il marchio “Amici Cucciolotti” impongono la salvaguardia delle foreste primarie e degli animali che le abitano.
Il lancio del progetto di salvaguardia delle aree protette marine del Mediterraneo si è tenuto ieri, martedì 17 aprile, a Siena, al Palazzo del Rettorato. «L’obiettivo del progetto “Plastic Busters MPAs” è raccogliere informazioni sulla presenza, la diffusione, le caratteristiche e la quantità di rifiuti marini galleggianti nel Mar Mediterraneo» spiega la professoressa Maria Cristina Fossi che dirige il progetto stesso. «Inoltre, studiamo gli effetti delle microplastiche sull’ambiente e sugli organismi marini perché l’inquinamento di “micro” frammenti di plastica sta causando seri problemi alla “mega” fauna marina, soprattutto balene, che si alimentano filtrando grandi quantità di acqua e sono quindi molto esposte al rischio di ingestione di plastica e microplastica: ogni giorno, infatti, una balena del Mediterraneo ingoia fino a 2.000 frammenti di plastica! Anche grandi animali predatori, come il capodoglio, possono ingerire oggetti di plastica e rifiuti marini più grandi. Corrono grandi pericoli anche delfini, tartarughe marine, uccelli e pesci».
«Un altro importante obiettivo che questo progetto si pone è la riduzione dei rifiuti marini attraverso l’attuazione di buone pratiche di gestione dei rifiuti e riciclo della plastica per la produzione di nuovi oggetti in un’ottica di economia circolare» prosegue. «Per raggiungere questo risultato è assolutamente necessario rivolgere il nostro impegno educativo alla fascia di popolazione più predisposta a proteggere gli animali e a difendere l’ambiente: i bambini. Per questo, dal 2017, abbiamo iniziato una collaborazione con Amici Cucciolotti di Pizzardi Editore, un partner che riteniamo molto importante per la sua capacità di informare, sensibilizzare e coinvolgere milioni di bambini. Lo stimolo ludico e divertente della collezione di figurine appassiona i bambini rendendoli ricettivi ai contenuti scientifici e ai valori etici ed ecologici che vengono trasmessi sulle pagine degli album!».
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