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Anch’io non ero d’accordo. Ma…

Il sottosegretario al Welfare, che ha presentato il ddl di modifica della legge 266, difende la scelta di “mandare avanti” l’articolo 15

di Benedetta Verrini

Sottosegretario, ci spieghi l??affaire? articolo 15. Perché è finito nel ddl competitività e non dove dovrebbe stare, nella riforma della 266? Grazia Sestini: Non è un mistero il fatto che io avrei preferito che la riforma della legge sul volontariato andasse avanti in modo unitario, ma di fronte al rischio concreto che si ?perdesse? nella corsa di fine legislatura (mancano 60-70 giorni utili per legiferare), abbiamo deciso di anticiparne il passaggio più nevralgico, cioè l?articolo 15. E non mi pare certo un dettaglio il fatto che il governo abbia voluto risolvere la questione del sostentamento del volontariato in un pacchetto per lo sviluppo del Paese, cioè il decreto sulla competitività. Vita: Questo passaggio, però, è anche oggetto di polemiche. Sestini: La mia principale preoccupazione, sull?articolo 15, era poter sbloccare soldi fermi da anni, in modo che le associazioni potessero accedervi e avere anche uno strumento legislativo per chiudere le difficoltà nei rapporti tra fondazioni e Centri di servizio. Mi pare che l?articolato segua questa ratio: il 50% dei fondi va ai Csv per il loro sostentamento e le loro azioni e il 50% va ai Comitati di gestione in cui i Csv sono rappresentati. Inoltre, con il Fondo perequativo aiutiamo anche lo sviluppo dei Csv nelle regioni dove c?erano meno risorse. Vita: Il tasto dolente è sul servizio civile volontario. Perché i fondi che vanno ai Comitati di gestione dovrebbero essere finalizzati a questo, e quindi ?deviati? dal volontariato? Sestini: Non è così. Questi fondi sono riservati solo ai progetti di servizio civile delle associazioni. Quindi vanno esclusivamente al volontariato, e non certo a Comuni o ad altri enti pubblici che pure gestiscono ragazzi in servizio civile. Non vedo nessuno scandalo, dunque. è stato solo aperto un secondo binario di scelta per le associazioni: potranno decidere di realizzare progetti di servizio civile, e allora avranno risorse per farlo. O potranno fare altro, e avranno comunque quelle risorse. E poi, se dovessimo fare un discorso sul servizio civile volontario? Vita: ?facciamolo. Sestini: Non mi pare proprio che sia cosa ?altra? rispetto al volontariato. Non credo che un rimborso spese di 400 euro al mese possa essere l?unica ragione per cui un ragazzo di 20 anni decide di dedicare un anno intero della sua vita ad attività che, comunque, richiedono una grande motivazione. Lo spirito, insomma, è lo stesso. Vita: Un pronostico sul cammino dell?altro pezzo della riforma. Sestini: A fine legislatura la maggioranza deve fare delle scelte e mandare avanti le proposte più urgenti per il Paese. Questa riforma è attesa da molti anni, ma in questo momento non posso fare una previsione certa: posso dire, comunque, che ritengo possibile che essa rientri in questo insieme di priorità.


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