Cultura
Ampioraggiotv la tv a misura di quartiere
Una webtv che dalla periferia bolognese parla al mondo di chi ci sta vicino. Ogni settimana, sull’omonimo canale YouTube, da un luogo diverso del quartiere. L'obiettivo è «ampliare lo sguardo a quello che succede nel resto del mondo a partire dal Pilastro», spiega Bruna Gambarelli, cofondatrice di Laminarie/Dom
La terza puntata è andata in onda dalla palestra boxe “Le torri”. Le telecamere di Ampioraggiotv si accendono ogni settimana, sull’omonimo canale YouTube, da un luogo diverso del Pilastro, quartiere alla periferia di Bologna. Nell’immaginario il Pilastro è soprattutto il luogo della strage dei carabinieri per mano dei killer della banda della Uno bianca o dove la microcriminalità ha avuto spesso il sopravvento.
Il Pilastro, però, è un quartiere di grandi sperimentazioni: proprio qui nel 2001 nacque Teletorre 19, il primo esperimento in Italia di tv condominiale. Vent’anni dopo nasce Ampioraggiotv, una webtv ideata da Laminarie realizzata in collaborazione con 25 realtà del rione e premiata, insieme ad altri trentatré progetti, dal bando Incredibol del Comune di Bologna con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Teletorre 19 e Ampioraggiotv non hanno in comune solo il luogo di nascita, ma anche l’idea di mettere in contatto le persone, questa volta oltre il condominio. La nuova webtv vuole parlare anche di chi vive il Pilastro, di chi viene da altri Paesi perché «viviamo fianco a fianco a queste persone e non sappiamo granché».
A sottolinearlo è Bruna Gambarelli, cofondatrice di Laminarie/Dom la cupola del Pilastro, lo spazio di 600 mq che la compagnia teatrale gestisce in convenzione con il Quartiere San Donato-San Vitale per attività performative, musicali, espositive. Nel 2012 ha ricevuto anche il premio Ubu ed è una delle realtà che animano il quartiere. Come, ad esempio, il circolo Arci la Fattoria, nato nel 1967 per favorire l’aggregazione e la coesione sociale, la Fattoria urbana, un ex casale trasformato in fattoria didattica in città, l’Agenzia locale di sviluppo locale Pilastro/Distretto nord est, l’associazione che mette insieme pubblico e privato Comune in testa, per contribuire alla realizzazione di un’identità comune dell’area Nord Est di Bologna, gli orti urbani realizzati nel Podere San Ludovico.
Una delle ultime puntante di Ampioraggiotv
«L’obiettivo – spiega Gambarelli – è raccontare il mondo, ampliare lo sguardo a quello che succede nel resto del mondo a partire dal Pilastro». Ad esempio, nella puntata trasmessa dalla palestra di boxe Milena Lalovic, giornalista di Rai News 24 e collaboratrice di Radio3 Mondo, ha aperto una finestra sulla situazione politica dei Balcani occidentali e sugli ultimi avvenimenti che hanno interessato l’area del Kosovo e della Bosnia Erzegovina.
«Sono cose che ci riguardano, – aggiunge Gambarelli – perché al Pilastro vivono moltissimi kosovari o persone che vengono da quell’area, servono a cercare di capire qual è la situazione internazionale perché ci stiamo chiudendo anche a causa della pandemia».
Ampioraggiotv «trasmette ogni volta da un luogo diverso» per «mostrare luoghi che magari le persone non hanno mai visto». Come la biblioteca “Spina”, da poco ristrutturata o il ring della palestra, dove «molte persone non ci sono mai entrate».
La puntata live dalla biblioteca "Spina"
La palestra “Le torri” è nata nel 1999 dalla passione per la boxe dal maestro Paolo Pesci, campione italiano Pro 1988-1990. Il suo impegno negli anni ha portato la palestra tra i primi posti a livello nazionale come attività agonistica: qui è cresciuto il campione italiano in carica dei superleggeri Arblin Kaba. La palestra, però, ha anche coinvolto molti adolescenti nelle attività sportive facendo dello sport un momento di aggregazione- La palestra si trova nel parco Pier Paolo Pasolini, dove dal 2016 Laminarie cura l’Arena con il progetto Vocazione al contatto. Qui per la prima volta l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna si è esibita lontano dallo storico edificio costruito da Antonio Galli da Bibbiena (nell'immagine in apertura).
Storie e volti del Pilastro e della città ripresi da una webtv che cerca «di tenere il più alto possibile il livello qualitativo», come tiene a precisare Bruna Gambarelli, perché «si capisca che è una tv non fatta col telefonino». Una qualità che non è solo tecnica, ma anche del racconto. «Dopo la prima puntata – racconta ancora – un sacco di persone ci hanno scritto, alcuni anche per suggerire. È stato interessante e bello. Questa è un’occasione per il Pilastro di presentarsi secondo il suo punto di vista, essere protagonista della sua storia e non essere raccontato da altri». Così lontano, così incredibilmente vicino.
Tutte le immagini sono di Mario Carlini – Laminarie
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