Welfare
Amnesty: violare i diritti umani costa caro alle aziende
Sette mappe economico-umanitarie di Ai che illustrano i rischi e le perdite potenziali che affrontano le multinazionali che fanno affari in Paesi senza libertà.
di Paolo Manzo
Amnesty International e l?ong Price of Wales International Business Leaders Forum (IBLF), hanno collaborato alla stesura di sette dettagliate mappe del pianeta, che mettono sotto una lente d?ingrandimento i Paesi in cui si violano costantemente i diritti umani e dove le multinazionali leader negli States ed in Europa possono correre seri rischi d?essere associati a quei regimi dittatoriali.
Le mappe sono suddivise per settori: dall?estrazione delle materie prime, al settore alimentare, da quello farmaceutico, al chimico, dal manifatturiero a quello dei servizi e delle infrastrutture, dalla difesa al terziario avanzato (IT e telecomunicazioni). L?obiettivo delle cartine economiche dei diritti umani è d?illustrare dove le grandi aziende sono più vulnerabili, ai costi ed ai danni d?immagine associati a violazioni dei diritti umani.
Il grado di rischio cui l?azienda è esposta dipende da dove opera e dai tipi d?attività che porta avanti. Molte multinazionali sono localizzate in Paesi retti da regimi repressivi, in cui lo stato di diritto è debole, ove l’indipendenza dell’ordinamento giudiziario è una chimera ed in cui si assiste giornalmente ad arresti arbitrari, detenzioni ingiustificate, torture ed esecuzioni sommarie, senza processo.
Il governo di tali Paesi può vietare l’attività di sindacato e rifiutare ai cittadini le libertà di associazione. Gli operai degli impianti delle multinazionali sono spesso sottoposti a condizioni di lavoro inumane e degradanti. Le aziende possono essere ubicate in zone di conflitto. Il governo al quale l’azienda sta pagando le tasse, può usare gli incassi per spese militari e non per spese sanitarie o di formazione, o ancora per favorire un gruppo etnico a svantaggio di altri.
Le aziende possono anche trovarsi in ambienti permeati di corruzione e dove sono viste come mezzi per distribuire in modo fraudolento la ricchezza. Ciascuna di queste situazioni genera rischi che possono condurre a controversie, estorsioni, produzioni perse, sabotaggi, aumenti dei premi assicurativi. Altre conseguenze possono essere l’accesso limitato al capitale, le difficoltà nel reclutamento del personale migliore e, soprattutto, i danni d?immagine.
La conclusione principale che si evince dalle cartine di Amnesty è che, l?assenza di politiche dei diritti umani trasparenti ed efficaci, comporta costi e danni economici assolutamente rilevanti per l?azienda e la sua immagine. Quindi…evitare i paesi che calpestano i diritti fondamentali dell’uomo.
Per vedere le mappe online (nella versione inglese) cliccate sul sito di amnesty international
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.