Non profit

Amnesty: la campagna per l’allarme armi leggere in Europa

Un accordo internazionale fa venir meno le garanzie delle leggi italiane

di Gabriella Meroni

Amnesty International e la Campagna italiana sulle armi leggere lanciano l?allarme sulle pericolose evoluzioni nel panorama europeo sugli accordi che regolamenteranno il mercato delle armi. In Italia, il 6 novembre 2000 la Camera dei deputati ha ratificato in via definitiva la convenzione tra i Governi italiano, francese, tedesco e britannico sull?istituzione dell?Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (Occar), un accordo firmato e presentato all?air show di Farnborough il 9 settembre 1998. Il ddl 4503 è stato presentato dal ministro degli Affari Esteri di concerto con i ministri dell?Interno, della Giustizia, delle Finanze, del Tesoro, della Difesa, dell?Industria e delle Politiche comunitarie. Quali le preoccupazioni? Viene meno, in particolare, ogni garanzia a difesa delle leggi italiane sui trasferimenti di armamenti tra gli Stati, in particolare la legge 185/90.
Il testo dell?accordo non prevede alcun criterio etico nella scelta dei Paesi, organizzazioni e istituzioni con i quali l?Occar intende concludere contratti, acquisire e cedere tecnologia, fornitura e strutture militari. La legge di ratifica intende svuotare di ogni contenuto non solo la legge 185/90, ma anche i timidi tentativi posti in essere con il Codice di condotta europeo del 1998 per dotare i Paesi dell?Unione europea di criteri guida omogenei nelle relazioni commerciali con Paesi terzi nel commercio di armamenti, nell?assistenza militare e nella cooperazione per la ricerca tecnologica.
Info: www.amnesty.it

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.