Welfare

Amnesty: in Argentina diritti umani a rischio

Una delegazione dell'organizzazione si è recata dal presidente Duhalde. Obiettivo: far adottare al nuovo governo un Programma nazionale di azione sui diritti umani

di Benedetta Verrini

Mentre l’Argentina è scossa dalle tensioni sociali e dalla crisi economica, una delegazione di Amnesty International si trova in visita nel paese sudamericano per esporre al governo del presidente Eduardo Duhalde le proprie preoccupazioni in materia di diritti umani e proporgli l’adozione di un Programma nazionale di azione sui diritti umani. Nonostante l’attenzione internazionale sia focalizzata principalmente sulla situazione economica, infatti, Amnesty tiene a ribadire le sue preoccupazioni, che vanno molto oltre e abbracciano temi all?ordine del giorno da anni, come l’uso eccessivo della forza da parte della polizia, la pratica della tortura, la persecuzione di vittime, testimoni e difensori dei diritti umani, e la pesante eredità dei crimini perpetrati nel passato e rimasti impuniti. A più riprese l?organizzazione ha manifestato le proprie perplessità riguardo all’operato delle forze di sicurezza nell’ambito delle manifestazioni tenutesi in varie parti del Paese, durante le quali sono stati feriti e uccisi numerosi partecipanti. Inoltre, suscita inquietudine il fallimento delle autorità argentine nello sradicare in maniera efficace la tortura e i maltrattamenti che, secondo Amnesty, sono praticati in maniera generalizzata nell’ambito delle indagini di polizia e degli istituti di pena. ?Per garantire i diritti umani di tutti gli argentini in futuro ? afferma un comunicato – è indispensabile fare giustizia per quanto concerne i gravi casi del passato e il nuovo governo deve esprimere il proprio fermo impegno a chiarire la sorte delle migliaia di ‘desaparecidos’ dell’epoca del regime militare. Per lottare contro l’impunità, inoltre, è imperativo che si abroghino definitivamente le leggi dette di ?Punto finale? e di ?Obbedienza dovuta??. “Siamo molto preoccupati – ha commentato Daniele Demarie, coordinatore per l’Argentina della Sezione Italiana di Amnesty – dei ritardi con cui lo Stato argentino affronta il problema dell’impunità: ci sono persone che ancora oggi, a più di 25 anni dall’inizio dell’ultima dittatura militare, attendono che si indaghi su quelle violazioni dei diritti fondamentali, per conoscere la verità e ottenere giustizia?. www.amnesty.org


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