Mondo

Amnesty: il Kazakhstan fermi il boia

Il presidente della repubblica caucasica Nursultan Nazarbayev è in visita in Italia.

di Redazione

La Sezione Italiana di Amnesty International ha rivolto oggi un appello al presidente del Kazakhstan Nursultan Nazarbayev, in visita in Italia, affinché proclami una moratoria sulle esecuzioni e renda pubblici i dati relativi all?applicazione della pena di morte nel suo paese. Nella sua lettera il presidente di Amnesty Italia, Marco Bertotto, ha ricordato con apprezzamento come il presidente Nazarbayev, meno di un anno fa, si fosse dichiarato favorevole a una revisione delle politiche giudiziarie in materia di pena di morte, all?avvio di un pubblico dibattito sul tema e, in prospettiva, alla proclamazione di una moratoria sulle esecuzioni. A giudizio di Amnesty International, la prima condizione per avviare un dibattito sulla pena di morte è quella di rendere pubblici i dati relativi al numero di esecuzioni, ai reati capitali previsti dalle leggi, alle procedure giudiziarie seguite: ?Non sappiamo quanti siano i prigionieri nel braccio della morte e, in assenza di dati certi sul numero e l?identità delle persone mandate a morte ogni anno, temiamo che le esecuzioni possano proseguire in segreto?, ha scritto Bertotto. ?Sebbene alle prese con gravi problemi di criminalità, Russia e Kyrgyzstan hanno proclamato una moratoria sulle esecuzioni mentre Turkmenistan e Azerbaigian hanno abolito la pena di morte? ? ha sottolineato Bertotto. ?Ormai la maggioranza dei paesi del mondo non ricorre più alla pena capitale: è ormai ampiamente riconosciuto che le esecuzioni non hanno alcuno specifico effetto deterrente sulla criminalità?. ?Proclamare una immediata moratoria sulle esecuzioni costituirebbe un importante segno di leadership morale, che potrebbe essere seguito da decisioni analoghe da parte di altri governi? ? ha concluso Bertotto.


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