Mondo

Amnesty: “Colombia vicina a guerra civile”

Alla vigilia del voto presidenziale si inaspriscono gli scontri fra paramilitari e guerriglia

di Redazione

“Sessanta mila morti dal 1985, due milioni di sfollati e tre mila sequestri ogni anno e secondo le ong la situazione potrebbe peggiorare già nel breve periodo”, Amnesty International a Madrid per la tavola rotonda Europa-America Latina lancia un accorato allarme per fermare le violenze che devastano la Colombia ormai da quattro decenni. Il Congresso degli Stati Uniti, intanto, sta pensando di eliminare i vincoli che limitano alla lotta al narcotraffico gli aiuti militari al governo di Bogotà. Se così fosse, il Plan Colombia potrebbe divenire uno strumento di guerra contro le formazioni antigovernative. A dieci giorni dalla elezioni presidenziale continua ad accrescersi il numero delle vittime degli scontri fra i paramilitari di destra delle Auc (Autodifese Unite di Colombia) e la guerriglia marxista delle Farc (Forze Armate Rivoluzionarie di Colombia). Almeno 78 persone sono morte in seguito agli scontri verificatisi nel dipartimento di Antioquia. Il capo della missione della Osa (Organizzazione degli Stati Americani) Santiago Murray ha denunciato la “pressione” che paramilitari e guerriglieri stanno mettendo sui cittadini di 500 municipi (su 1098) in cui si voterà il prossimo 26 maggio per fare in modo che cambino la loro intenzione di voto.


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