Volontariato

Amministratore di sostegno, resterà un’utopia?

Il ddl che doveva istituire questa nuova figura per risparmiare a molte famiglie il penoso iter dell'interdizione, rischia la navetta tra Camera e Senato. L'appello di Oltre noi la Vita

di Benedetta Verrini

E’ un appello forte e amareggiato, quello che un gruppo di associazioni ha lanciato oggi perchè il disegno di legge sull’amministratore di sostegno (C. 2189) non finisca per perdersi in una inutile navetta tra Camera e Senato. Ecco la posizione espressa dall’associazione Oltre noi la Vita, che è stata tra le più attive promotrici del ddl: Rischia di impantanarsi di nuovo la proposta di legge sull?Amministratore di Sostegno per i disabili che offrirebbe un?alternativa dignitosa all?odiosa pratica dell?interdizione. Sono 10 anni che la proposta di legge alla quale ha dato il suo contributo l?Associazione ?Oltre noi la Vita? (fondata e sostenuta dalle Associazioni Aias e Anffas e dalle Fondazioni Sacra Famiglia e Don Gnocchi) giace in Parlamento. Con l?ultimo governo Berlusconi aveva superato lo scoglio del Senato e si apprestava a fare lo stesso con quello della Camera quando il Presidente della Commissione Giustizia della Camera, l?on. Pecorella, ha riaperto i termini per la presentazione di nuovi emendamenti: così si rischia di ricominciare da capo il percorso tra Senato e Camera. Sale l?indignazione dei genitori di ragazzi con handicap gravi ? sono oltre un milione questi ultimi – che si vedono costretti ancora oggi a ricorrere all?interdizione per i propri figli una volta che hanno compiuto i 18 anni. Devono interdirli per avere titolo a fare ciò che hanno sempre fatto e per rappresentarli per riscuotere la pensione, per atti notarili ecc. ?Uno strumento obsoleto sopravvissuto ? afferma Massimo Gelmuzzi direttore di Oltre noi la Vita ? dai tempi del codice napoleonico e che si conclude con un processo notificato ai parenti fino al quarto grado e una sentenza di interdizione vissuta come infamante. “Oltre noi la Vita? si batte affinchè con una normativa rispettosa delle differenti situazioni di disabilità (insufficienza mentale, malattia psichiatrica, etilismo, tossicodipendenza, malattie senili ecc) sia consentito di indicare per ogni disabile una persona che si preoccupi della sua qualità di vita, con mandato giuridico personalizzato: l’Amministratore di Sostegno. La procedura (gratuita a fronte delle consistenti spese ? fino a 1000 euro – per l?interdizione) verrebbe promossa dai genitori e il Giudice tutelare attribuirebbe questo incarico, sotto la sua vigilanza, anzitutto al genitore, oppure a un parente o a un volontario. Ciò permetterebbe ai genitori anche di pianificare il futuro dei figli, quando loro verranno a mancare. Ma a questo punto c?è il rischio che la legge non veda luce neppure per il 2003 che è l?anno europeo delle persone con handicap?.


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