Politica

Amministrative 2018, chi ha vinto e chi ha perso

Per quanto riguarda i singoli partiti che hanno partecipato al voto delle amministrative, l’unico partito che ha visto crescere i propri consensi tra le due elezioni amministrative è la Lega di Salvini. Tutti gli altri tre partiti (M5s, Pd e Forza Italia) perdono voti. Il M5s più di tutti in termini assoluti rispetto alle elezioni del 4 marzo scorso, il Pd torna ad essere il primo partito politico nelle città capoluogo. L'analisi dell'Istituto Cattaneo

di Redazione

Dall'analisi dell'Istituto Cattaneo si evince che per quanto riguarda i singoli partiti che hanno partecipato al voto delle amministrative, mostrano alcune significative tendenze. Innanzitutto, come si può vedere dal confronto sia tra voti assoluti che percentuali nelle città capoluogo, l’unico partito che ha visto crescere i propri consensi tra le due elezioni amministrative è la Lega di Salvini, passata dagli appena 25mila voti del 2013 ai quasi 111 mila voti del giugno 2018: una crescita che, in termini percentuali, corrisponde a 12 punti.

Tutti gli altri tre partiti (M5s, Pd e Forza Italia) perdono voti rispetto a cinque anni fa, in parte per effetto dell’astensione e in parte a causa dell’erosione dei consensi da parte di altri schieramenti di altre liste, comprese quelle civiche. Chi ha perso più voti in relazione alle elezioni amministrative è stato il Pd, con un calo di quasi 98mila voti, mentre il M5s è il partito che ha perso più consensi, in termini assoluti, rispetto al voto del 4 marzo, con una riduzione di circa 260mila voti.

Tuttavia, nonostante il suo calo di consensi, il Pd torna ad essere il primo partito politico nelle città capoluogo andate al voto domenica scorsa (come lo era già nel 2013), mentre il M5s scivola al terzo posto superato dal suo attuale partner di governo, quella Lega di Salvini che vede ampiamente confermato il suo primato e la sua leadership all’interno dello schieramento di centrodestra.

Le elezioni amministrative di ieri vedono, quindi, un rafforzamento della coalizione di centrodestra, che espande i suoi consensi anche al di là dei risultati ottenuti il 4 marzo. Allo stesso tempo, il vincitore (assieme alla Lega) delle ultime elezioni politiche, ossia il M5s, registra una netta battura d’arresto in questa tornata elettorale: è escluso dalla maggior parte dei ballottaggi e i risultati delvoto lo collocano spesso al terzo posto, dopo il centrodestra e il centrosinistra.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.