Non profit
Amina: i Ds raccolgono firme per salvarla
L'appello è rivolto al Presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo ''perché umanità e pietà possano prevalere''
di Paolo Manzo
”Amina Lawal è stata condannata alla lapidazione, perché adultera, da un Tribunale religioso della Nigeria. Questa terribile sentenza dovrebbe essere eseguita quando Amina smetterà di allattare la sua piccola bimba. Come è stato per Safiya Husseini, una mobilitazione internazionale delle istituzioni e delle coscienze può salvare una vita”.
È quanto si legge in un appello Ds a ”donne e uomini che sanno quanto libertà e diritti umani, primo tra tutti quello alla vita, riguardano dignità e libertà di ognuno di noi”.
L’appello è rivolto al Presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo ”perché umanità e pietà possano prevalere”, alle più alte cariche delle istituzioni internazionali e dell’ Europa ”perché muovano, da subito, passi utili per salvare Amina”, al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ”al suo prestigio internazionale, alla sua sensibilità e autorevolezza”.
I Ds si impegnano a raccogliere firme, promuovere iniziative e a sostenere quelle di altre associazioni e organizzazioni umanitarie, a mantenere viva la pressione sulla storia di Amina, a non lasciarla sola e, con lei, a non lasciare sole le tante donne che, ancora oggi nel mondo, muoiono per la loro libertà e condizione di donne.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.