Non profit

Amina: i Ds raccolgono firme per salvarla

L'appello è rivolto al Presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo ''perché umanità e pietà possano prevalere''

di Paolo Manzo

”Amina Lawal è stata condannata alla lapidazione, perché adultera, da un Tribunale religioso della Nigeria. Questa terribile sentenza dovrebbe essere eseguita quando Amina smetterà di allattare la sua piccola bimba. Come è stato per Safiya Husseini, una mobilitazione internazionale delle istituzioni e delle coscienze può salvare una vita”.

È quanto si legge in un appello Ds a ”donne e uomini che sanno quanto libertà e diritti umani, primo tra tutti quello alla vita, riguardano dignità e libertà di ognuno di noi”.

L’appello è rivolto al Presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo ”perché umanità e pietà possano prevalere”, alle più alte cariche delle istituzioni internazionali e dell’ Europa ”perché muovano, da subito, passi utili per salvare Amina”, al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ”al suo prestigio internazionale, alla sua sensibilità e autorevolezza”.

I Ds si impegnano a raccogliere firme, promuovere iniziative e a sostenere quelle di altre associazioni e organizzazioni umanitarie, a mantenere viva la pressione sulla storia di Amina, a non lasciarla sola e, con lei, a non lasciare sole le tante donne che, ancora oggi nel mondo, muoiono per la loro libertà e condizione di donne.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.