Non profit

Amici dei Bambini sul blocco dei soggiorni solidaristici

di AiBi

L?associazione Amici dei Bambini interviene sulla decisione del governo bielorusso di sospendere i soggiorni solidaristici finché non sarà firmato un nuovo accordo in materia tra governo italiano e bielorusso.

?Siamo convinti che la decisione del governo bielorusso sia dettata dalla necessità di garantire il supremo interesse di questi bambini. ? ha dichiarato Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini ? Pertanto chiediamo che per le migliaia di minori abbandonati che ogni anno entrano in Italia con i soggiorni solidaristici venga attuato un progetto di vita definitivo tramite l?inserimento in una famiglia disposta ad accoglierli con l?adozione. Occorrono nuove regole e progetti personalizzati per i bambini abbandonati, soprattutto per quelli più grandicelli, per i quali ogni giorno trascorso in istituto affievolisce la speranza di diventare figlio. ? prosegue Griffini – In questi casi non è possibile pensare a vacanze o a soggiorni ?a tempo?: è necessario intervenire con percorsi diversi nell?interesse dei minori e per questo costruire un progetto più ampio che coinvolga coppie con decreto di idoneità, operatori italiani e bielorussi che li accompagnino in ogni fase. Per questo ci auguriamo che l?azione intrapresa dall?amministrazione Lukashenko non si limiti al blocco dei soggiorni solidaristici ma prosegua per offrire percorsi finalizzati all?adozione di questi bambini?.

L?associazione, che nelle scorse settimane ha presentato un?istanza al Ministero delle Politiche Sociali per l?annullamento delle Linee Guida dei soggiorni solidaristici laddove non escludono la partecipazione ai bambini abbandonati, insiste sulla necessità di ottenere nuove regole nella regolamentazione dei soggiorni solidaristici per favorirne l?accoglienza in famiglia tramite l?adozione. Allo stato attuale è ignoto il numero dei bambini in stato di abbandono compresi nelle comitive dei soggiorni solidaristici, questo perchè non vi è alcun distinguo tra i bambini abbandonati e con famiglia che entrano in Italia.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.