Non profit
Amici dei Bambini: Sad, un’unica Autorità per regole condivise
Griffini: "Esiste un interesse pubblico nel Sostegno a distanza"
di AiBi
Amici dei Bambini, che da sempre ha sostenuto la necessità di regolamentare il sostegno a distanza, concorda con la proposta dell?Agenzia per le Onlus ? pubblicata oggi sul Sole 24Ore ? che il mondo del non profit faccia riferimento a un?unica Authority. E punta l?attenzione sulla necessità che, all?interno della stessa Agenzia, sia istituito un organo di indirizzo e controllo sul Sostegno a distanza (Sad): non un?istituzione burocratica o politica ma un organo che sia in grado di vigilare sugli organismi che utilizzano uno dei più popolari strumenti di raccolta fondi per progetti di cooperazione allo sviluppo, il Sad appunto. Lo stesso organo ? sul modello del ?multi stakeholder Forum? previsto dal progetto sulla Responsabilità sociale del ministero dal Welfare – dovrà essere composto da tutti i ?portatori di interesse? del Sad: rappresentanti delle istituzioni, dei sostenitori, delle aziende, dei finanziatori e dei beneficiari finali, con facoltà di definire le modalità di indirizzo e controllo delle raccolte fondi tramite il Sad e il loro impiego fino al beneficiario finale.
E? questa la proposta di Amici dei Bambini rivolta alle istituzioni e al mondo del non profit, in occasione del prossimo Forum Sad, che si svolgerà a Milano il prossimo 21 gennaio. L?associazione, che dal 1986 opera in Italia e nel mondo con l?adozione internazionale e con progetti di cooperazione allo sviluppo per la tutela dei diritti dei minori, porta all?attenzione del grande pubblico la necessità di regolamentare il Sostegno a distanza cui, tra l?altro, è stata data una investitura istituzionale nel corso della recente emergenza nel sud est asiatico.
?Il Sad è una forma di solidarietà nata in modo spontaneo, così come anni fa accadde per adozione e affido ? dice Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini – , ma necessariamente entrambi gli istituti nel tempo sono stati regolamentati. Non è infatti sufficiente che gli organismi che operano con il Sad si diano un codice di autoregolamentazione senza tenere conto delle esigenze e dei contributi di tutti i portatori di interesse: è autoreferenziale. Sarebbe come se le aziende definissero da sole gli standard della loro responsabilità sociale?.
Per Amici dei Bambini la rilevanza data al Sad da parte delle più alte istituzioni ? ministeri del Welfare, degli Affari Esteri e delle Pari Opportunità – conferma l?interesse pubblico nei confronti di questa forma di solidarietà, fatta di beneficiari e di sostenitori.
?Esiste un interesse pubblico nel Sostegno a distanza, perché è interesse dello Stato e della società che, ad esempio, l?infanzia sia tutelata. E se sono regolamentate le raccolte fondi nelle piazze ? precisa Griffini – a maggior ragione lo deve essere una raccolta fondi realizzata attraverso media, aziende, privati cittadini?.
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