?Accolgo con soddisfazione la decisione dei giudici di riservarsi qualche giorno per decidere sul reclamo dei coniugi Giusto – ha dichiarato Marco Griffini, presidente dell?associazione Amici dei Bambini – Indubbiamente è una vicenda dai contorni umani delicati, per questo mi auguro che i giudici prendano in considerazione tutti gli aspetti del caso e si facciano carico della situazione della bambina, considerando innanzitutto la sua volontà. Auspichiamo, dunque, che le autorità competenti e i magistrati vogliano ascoltare la minore, in base all?articolo 12 della Convenzione di New York del 1989 sui Diritti dell?infanzia del 1989 ratificata sia dall?Italia che dalla Bielorussia e chiediamo che gli organismi nazionali e internazionali per la tutela dell?infanzia, in primis l?Unicef, diano sostanza a tale diritto: è questo il momento di lottare per risolvere casi concreti come quello di Maria.?
Amici dei Bambini è intervenuta anche nelle settimane scorse in nome del diritto di audizione del minore affinché la bambina bielorussa potesse esprimere il suo vissuto e le sue richieste, come stabilito dalla Convenzione internazionale sui Diritti dell?infanzia siglata a New York il 20 novembre 1989.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.