Non profit

Amici dei Bambini, emergenza Sri Lanka: Adottare gli orfani?

Griffini: "Rischiamo di privare il paese di un’intera generazione" - Affido e sostegno a distanza come risposta all’emergenza

di AiBi

Sono centinaia le famiglie italiane che, dal giorno della tragedia, si sono mobilitate per adottare un bambino rimasto orfano a causa del terremoto: un desiderio di accoglienza e di protezione che è un grandissimo segno di umanità, di fronte alla devastazione e alla solitudine di chi ha perso tutto. Ma l?Adozione Internazionale, in questo momento, non è la risposta adeguata. Innanzitutto per i bambini, che hanno già vissuto un trauma difficilmente cancellabile, e che sarebbero sottoposti a un secondo ?abbandono?: quello della loro terra, della loro cultura, delle loro abitudini. In secondo luogo per il paese, che si vedrebbe privato di un?intera generazione:10.000 bambini sono morti risucchiati dalle onde; migliaia sono quelli rimasti orfani e che potrebbero essere allontanati dallo Sri Lanka. Che ne sarebbe di un paese, già duramente provato, a cui venga tolta la speranza nel futuro? ?Quello di cui c?è bisogno ?dice Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini- è dare accoglienza ai bambini nel loro paese: formiamo le famiglie cingalesi all?affido e all?adozione, sosteniamole in questo difficile percorso, aiutiamole a trovare in sé le risorse per reagire alla tragedia che le ha colpite. E? questo il modo in cui ognuno di noi, ora, può accogliere i bambini rimasti orfani, dando loro quello di cui più di ogni altra cosa hanno bisogno?. Amici dei Bambini ha lanciato una campagna di Sostegno a Distanza per attivare Centri di pronta accoglienza per bambini orfani in Sri Lanka, uno dei paesi più devastati dal maremoto di Natale. In una seconda fase del progetto si passerà dall?emergenza allo sviluppo, creando dei Centri Servizi alla Famiglia finalizzati a sostenere e promuovere Affido Familiare e Adozione Nazionale.


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