Qualcosa si muove nell?adozione internazionale: le nuove leggi in merito, recentemente approvate in Bulgaria e Romania, confermano l?andamento positivo in tema di diritti dei bambini.
?E? singolare che novità così positive arrivino non dall?Italia, che pure è paladina nella tutela dei minori, ma dal tanto bistrattato Est europeo ? spiega Marco Griffini, presidente amici dei Bambini ? In Italia, dove manca ancora una politica estera delle adozioni, avevamo avuto rassicurazioni che il sottosegretario agli Esteri, on. Margherita Boniver, avrebbe avuto la delega alle adozioni internazionali: siamo ancora in attesa di sapere se potremo contare su qualcuno che si prenda a cuore la causa di milioni di bambini nel mondo?.
Le novità principali
Romania ? Proprio dalla Romania, paese vituperato per il traffico di minori, arrivano grandi insegnamenti: è finita l?era del ?prendi e scappa?. Per instaurare un buon rapporto con il bambino, la coppia di genitori deve restare nel Paese almeno per 30 giorni. Svanisce inoltre la figura dell?intermediario, così da evitare casi di corruzione.. E? il primo paese, nel grande mercato dell?Est, che si sta adeguando al Sud America (Brasile/Bolivia/Colombia) dove le leggi sull?adozione internazionali sono considerate all?avanguardia.
Bulgaria ? E? istituita una Autorità centrale per le adozioni che si occuperà di scegliere le coppie idonee all?adozione. Trascorsi 6 mesi di permanenza in istituto, il bambino entra nel registro degli ?adottabili?, con maggiori possibilità di trovare una famiglia. I tempi di attesa dovrebbero poi ridursi: dopo la presentazione dei documenti da parte delle coppie e la loro iscrizione nel registro, l’abbinamento con il bambino avviene entro 60 giorni; entro 3 giorni è rilasciato il passaporto del bambino adottato.
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