Welfare

Amianto: tappa a Casale per il giro d’Italia in Handbike

Tra le iniziative messe in campo da Anmil per sensibilizzare contro i rischi dell'amianto a settembre un tappa a Casale Monferrato il 2 settembre

di Redazione

A pochi giorni dall’ultima tappa –  prima della pausa estiva del Giro d’Italia di Handbike – che si svolgerà domenica 29 luglio a Verona, l’Anmil (Associazione Nazionale tra Lavoratori e Mutilati del Lavoro) ha presentato a Torino due importanti progetti di sensibilizzazione contro i rischi dell’amianto i cui effetti sulla salute dei lavoratori, ma non solo, fanno registrare un bilancio drammatico e purtroppo destinato ancora a crescere.


E non è un caso, il legame con il Giro d’Italia di Handbike perché Anmil ha voluto organizzare una delle 10 tappe proprio a Casale Monferrato, in collaborazione con il Comitato Organizzativo del Giro d’Italia di Handbike, l’Inail Regionale del Piemonte e il Comune di Casale Monferrato, luogo simbolo della lotta contro l’amianto. La tappa è in programma domenica 2 settembre, dopo la pausa agostana della corsa a tappe.
L’occasione è stata anche utile per presentare l’accordo di partnership condiviso dalla Fondazione Anmil “Sosteniamoli subito” onlus con Cisl, Uil, Ugl e Afea (Associazione Famiglie Esposti Amianto) in base al quale i partner si impegnano a collaborare per la realizzazione di campagne di sensibilizzazione sul tema dell’amianto e di fund raising per finanziare progetti relativi alla prevenzione ed alla cura delle malattie asbesto-correlate.
All’incontro che si è tenuto oggi a Torino hanno partecipato: il Procuratore Raffaele Guariniello, noto per la storica sentenza Eternit; il presidente nazionale Anmil Franco Bettoni; il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi; la presidente del Comitato Organizzativo del Giro d’Italia di Handbike Maura Macchi; il Direttore regionale Inail Piemonte Antonio Traficante; il Consigliere Civ Inail Giuseppe Turudda; il Presidente dell’Afea Bruno Pesce con il coordinatore Nicola Pondrano; il Segretario Confederale Uil Paolo Carcassi; Giuseppe D’Ercole del Dipartimento politiche sviluppo sostenibile della Cisl; il Segretario Ugl Torino Luca Pantanella.


«Far correre la tappa piemontese del Giro d’Italia di Handbike a Casale Monferrato mi è stato proposto dall’Anmil il giorno della lettura della sentenza del processo Eternit a Torino», ha spiegato il sindaco Demezzi. «Ho subito dato la nostra piena disponibilità, perché ospitare questo tipo di manifestazione sarà l'occasione di creare un momento di socializzazione e migliorare il sistema qualitativo nella vita delle persone disabili, cercando di integrarli con tutto l'impegno possibile nel nostro tessuto sociale».
«Sin da quando abbiamo conosciuto i componenti del Comitato organizzatore del Giro, e in particolare la presidente Maura Macchi e l’ideatore Andrea Leoni abbiamo visto come questa iniziativa aveva tutti i numeri per richiamare l’attenzione sul mondo della disabilità ma soprattutto su quelli che ce la fanno e grazie alla loro determinazione dimostrano come sia possibile superare le difficoltà» ha detto il presidente Bettoni. «Il nuovo regolamento protesico Inail ha offerto nuove opportunità alle vittime del lavoro che vogliono cimentarsi in una disciplina sportiva prevedendo per loro la fornitura gratuita delle attrezzature sportive. Anche per questo abbiamo pensato che fosse giunto il momento per l’Anmil di impegnarsi a sostenere l’avvicinamento degli invalidi del lavoro al mondo dello sport».
Bettoni ha poi ricordato come «nel momento in cui si decidevano le ultime tappe del Giro è stata emessa la storica sentenza Eternit che ha visto protagonista il Procuratore Guariniello. In quella occasione abbiamo pensato che fosse un’opportunità da cogliere al volo far arrivare proprio a Casale il Giro di Handbike affinché anche dopo diversi mesi di distanza si potesse avere modo di parlare di amianto».

Il presidente di Anmil ha poi aggiunto: «Le malattie professionali e in particolare quelle legate all’amianto sono un problema per l’intera società di cui si parla molto poco al di là di momenti di straordinario ed eccezionale interesse mediatico determinati da eventi particolarmente tragici o da iniziative che hanno scritto nuovi capitoli nella storia dei riconoscimenti del danno morale e materiale ai lavoratori a fronte delle responsabilità di dirigenti ed imprenditori. Oggi vogliamo adoperarci unendo le forze dei lavoratori, dei cittadini e delle vittime per determinare un cambiamento che incida in modo significativo sull’inversione di un fenomeno indegno di un paese civile».
 

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