America, 1903. Il romanzo in bianco e nero di Vita e Diamante, immigrati

E’ stato il caso letterario degli ultimi mesi, culminato con la vittoria del Premio Strega. Per anni Melania Mazzucco ha raccolto testimonianze sull?esperienza migratoria della sua famiglia: un?incessante ricerca attraverso i ricordi del padre e dello zio, proseguite poi attraverso le lettere gelosamente conservate dalla madre, i giornali dell?epoca, gli archivi delle Railways Companies americane e della polizia di Brooklyn. La storia si delinea magistralmente in forma di romanzo nello squarcio di tempo che va dal 1903 alla seconda guerra mondiale. Vita e Diamante Mazzucco, ragazzini di nove e dodici anni, da un piccolo paese del Casertano sbarcano a New York (dove in quei tempi sbarcavano 12mila immigrati al giorno…) in cerca della felicità. Troveranno fame, privazioni, sfruttamento, ma anche l?amore e il dolore per l?imminente separazione: l?abbandono rassegnato di Diamante e il suo ritorno in Italia, segneranno alcune fra le più belle pagine del romanzo. Una storia di emigrazione, analfabetismo e miseria ma anche un?epopea familiare ?in bianco e nero? con atmosfere alla Tornatore, e qualche richiamo a un realismo magico alla Marquez .