Famiglia

Amenità: Cossiga espulso dall’ordine Costantiniano e nascita del Pid

Due notizie fresche fresche per un classico "Ma chi se frega".

di Maramao

Onorificenze: Cossiga espulso dal Sacro Ordine Costantiniano Francesco Cossiga e’ stato espulso dal ”Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio” per aver contestato che possa essere conferito dal ramo italiano dei Borboni. L’ex presidente della Repubblica ha cosi’ informato il ministro degli Esteri italiano, che ha di conseguenza revocato l’autorizzazione che si da’ in caso di onorificenze estere. La notizia viene data dal portavoce del senatore a vita, con un comunicato nel quale si legge che ”il ministro degli Esteri italiano ha revocato al senatore Francesco Cossiga l’autorizzazione a fregiarsi della onorificenza di Cavaliere di Gran Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ordine dinastico che il cosi’ detto ramo italiano dell’ex-Casa Reale dei Borbone delle Due Sicilie afferma avere il diritto di conferire contro il giudizio del governo spagnolo, e che gli era stato conferito al momento della sua elezione a Capo dello Stato, in conseguenza del fatto che egli e’ stato espulso da detto ordine con lettera di Carlo di Borbone, maritato Cruciani, cosi’ detto ‘Duca di Calabria’, per aver egli in una intervista criticato le modalita’ di conferimento di dette onorificenze ed aver affermato che, conformemente ai giudizi espressi dal Consiglio di Stato e dal Consejo de la Grandeza de Espana dello Stato spagnolo, il solo legittimato a concedere le onorificenze di questo antico ordine era il Capo del cosi’ detto ramo spagnolo della Casa Reale di Borbone delle Due Sicilie-Parma, gia’ insignito dal Re Juan Carlos I del titolo di Infante di Spagna”. Politica: nasce il Pid, Partito Italiano della donna L’appuntamento e’ per domenica 7 marzo, dalle 9.30 alle 13, presso l’Augustinianum, in via Paolo VI 25. E’ li’ che Adriana Padovano Spano presentera’ il progetto del primo Partito Italiano della Donna, che ”punta” esclusivamente alle elezioni politiche del 2006. La presidente rosa vuole affermare la leadership femminile e l’equilibrio nelle istituzioni, appellandosi all’articolo 51, per superare il limite percentuale imposto dagli attuali partiti a favore delle donne.


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