Sostenibilità

Ambiente: solo borse in bioplastica

E’ quanto afferma l’emendamento che obbliga alla sostituzione delle buste di plastica con quelle ottenute da materiale biodegradabile approvato in Commissione ambiente presieduta da Ermete Realacci

di Redazione

Per sostituire le tradizionali bustine della spesa di plastica con materiali biodegradabili di origine agricola nazionale basterebbe coltivare per questo obiettivo circa 200mila ettari poichè mezzo chilo di mais e un chilo di olio di girasole sono sufficienti per produrre circa 100 bustine di bioplstaca non inquinante. E’ quanto afferma la Coldiretti commentando l’approvazione dell’emendamento passato in Commissione Ambiente.
“Si tratta di un provvedimento necessario per recuperare il ritardo accumulato rispetto a Paesi come la Francia dove è già in vigore il divieto contenuto nel documento di proposte consegnato dalla Coldiretti al Governo ?Il contributo dell?agroalimentare ?Made in Italy? alla crescita del Paese: una opportunità per le imprese e per il cittadino-consumatore? sul quale si è manifestato un ampio consenso tra componenti dell?Esecutivo, parlamentari e rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei consumatori”, affermano da Coldiretti.

In Italia ogni anno vengono consumate – sottolinea la Coldiretti – circa 300mila tonnellate di plastica tradizionale per sacchi e sacchetti di ogni genere che potrebbero essere sostituiti da prodotti biodegradabili realizzabili mettendo a coltura, con granoturco e girasole, 200mila ettari di terreno con un effetto ambientale che giustifica l?attuale differenza di costo di pochi centesimi e che tende progressivamente a ridursi (8 centesimi per il sacchetto biodegradabile rispetto ai 5 di quello in plastica tradizionale). In Italia ci sono i terreni, le coltivazioni, le capacità imprenditoriali e i progetti per un contributo concreto dell?agricoltura al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto come dimostra l?accordo raggiunto tra Coldiretti e Novamont sulla prima bioraffineria italiana. Si tratta di una realtà unica al mondo nel suo genere, che va ad integrare a monte la filiera delle bioplastiche Mater-Bi® ed Origo-Bi® e apre a nuove applicazioni nel campo degli intermedi chimici con l?utilizzazione di amido di mais e oli vegetali grazie ad un nuovo insediamento produttivo localizzato a Terni e integrato nel territorio in grado di utilizzare le risorse naturali di origine agricola locali.

Secondo Coldireti a partire da inizio 2008 in concomitanza con l?avvio del nuovo piano governativo su kyoto, si prevede che raggiungerà una capacità produttiva annua di 60mila tonnellate di bioplastiche completamente biodegradabili, compostabili con un risparmio nelle emissioni di 40mila tonnellate di CO2. Si tratta peraltro solo di una delle opportunità offerte dall?agricoltura nazionale poiché potenziando le coltivazioni dedicate alla produzione di biocarburanti (biodiesel e bioetanolo), utilizzando residui agricoli, forestali e dell’allevamento e installando pannelli solari nella aziende agricole è possibile arrivare a coprire – conclude la Coldiretti – fino al 13 per cento del fabbisogno energetico nazionale, risparmiare oltre 12 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti e ridurre le emissioni di anidride carbonica di origine fossile di 30 milioni di tonnellate. Anche di questo si parlerà all?edizione 2006 del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, a Cernobbio, sul lago di Como che nella giornata conclusiva del 21 ottobre, prevede la presentazione delle piu? straordinarie innovazioni in campo agroalimentare destinate a rivoluzionare la vita dei cittadini, con effetti su salute, ambiente, sicurezza dei cibi, risparmio energetico e moda. L?apertura del Forum fissata alle ore 11.00 di venerdi? 20 Ottobre con uno studio elaborato da Coldiretti-Ispo sui cambiamenti nelle abitudini degli italiani, tra nuove tendenze, paure e ricerca di sicurezza.

INFO:
www.coldiretti.it

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