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Ambiente: scivolone alla Camera della Legge Obiettivo
Il testo per il rilancio delle infrastrutture, fortemente osteggiato dagli ambientalisti, deve ritornare al Senato grazie all'approvazione di un emendamento di Rifondazione
Ieri, a sorpresa, il governo è stato battuto in Parlamento sulla Legge Obiettivo, il provvedimento (a firma del ministro Lunardi) che punta a una sostanziale deregulation di tutte le norme ambientali che vincolano il rilancio delle infrastrutture. Il Wwf e altre associazioni ambientaliste avevano in più occasioni denunciato la loro contrarietà al nuovo impianto normativo, a causa del sostanziale alleggerimento di tutti i sistemi di controllo legati alla Valutazione d’Impatto Ambientale e allo smaltimento dei rifiuti. E proprio su quest’ultimo punto la maggioranza ieri è scivolata: la Camera ha infatti approvato, con 159 voti favorevoli e 152 contrari, un emendamento di Rifondazione Comunista che stralcia la riforma della disciplina dei rifiuti in edilizia. Questa modifica costringe la legge, che proprio ieri doveva essere definitivamente approvata, a un ulteriore passaggio al Senato che potrebbe ritardare anche di un mese i programmi del governo, legati soprattutto alla definizione dei decreti attuativi con cui si stabiliranno le tappe per la realizzazione di opere individuate come strategiche (alta velocità, interventi sulla rete autostradale).