Regione Toscana. Leggi regionali per il rinnovo delle normative sull?ambiente. 30 settembre 1998.
Il consiglio regionale toscano ha approvato tre nuove leggi ambientali che rinnovano la normativa in materia. I temi affrontati dalle nuove disposizioni riguardano temi caldi relativi all?ambiente: la difesa del suolo, l?inquinamento acustico e la valutazione d?impatto ambientale. La legge sulla difesa del suolo ridisegna il quadro delle competenze e delle responsabilità in questo settore. Tra le novità previste compare l?istituzione di tre bacini di rilievo nazionale: Toscana Nord, Toscana Costa e Ombrone, per ognuno dei quali è prevista una conferenza di bacino, della quale fanno parte tutti gli enti locali e gli enti parco. La legge individua inoltre sei ambiti territoriali di difesa del suolo che verranno gestiti in raccordo con le risorse idriche. Con la legge sull?inquinamento acustico la Regione si riserva il compito di definire i criteri e gli indirizzi di pianificazione comunale e provinciale. Le Province avranno la responsabilità del controllo e della vigilanza, che attueranno avvalendosi dell?Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale). I Comuni entro un anno dovranno approvare i piani di classificazione acustica suddividendo il territorio in zone acusticamente omogenee con corrispondenti valori di qualità e di attenzione. Con questa nuova normativa diventa obbligatorio, per coloro che chiedono il rilascio di concessioni edilizie per attività produttive, ricreative, sportive e commerciali fornire la documentazione relativa all?impatto acustico. Le imprese già esistenti, le cui attività superino i livelli consentiti di inquinamento acustico, dovranno presentare piani di risanamento. Infine la nuova legge sulla valutazione dell?impatto ambientale sostituisce la normativa del ?95 e individua tutti i tipi di progetti che dovranno obbligatoriamente essere sottoposti a valutazione d?impatto ambientale di competenza della Regione, delle Province e dei Comuni. Introduce inoltre, per la prima volta, il concetto di verifica ed esame preliminare che consentirà di stabilire la fattibilità di un?opera. Da ultimo spetterà alla Regione la verifica degli elettrodotti, dei porti e degli approdi turistici, delle dighe e delle cave.
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