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Ambiente: Onu, in Etiopia foreste in via d’estinzione

Le foreste sono quasi scomparse in Etiopia negli ultimo 40 anni, per cui la sua biodersivita' e' tra le piu' a rischio del mondo.

di Redazione

Le foreste sono quasi scomparse in Etiopia negli ultimo 40 anni, per cui la sua biodersivita’ e’ tra le piu’ a rischio del mondo. Lo dice uno studio dell’Onu che, dopo quattro mesi di indagini, mette in guardia sul rischio di una vera catastrofe ambientale. Ormai, evidenzia la ricerca, solo meno del tre per cento dell’intero territorio etiopico e’ coperto da foreste. Lo studio e’ stato effettuato dall’Unita’ di emergenza dell’Onu per l’Etiopia (Uneue), uno dei cui esperti, il geografo Yves Guinand, spiega all’Ansa che ”ci sono moltissime piante, alberi ed animali che esistono solo in Etiopia: possiamo perderli in un attimo. Quello che le fiamme possono distruggere in pochi minuti sara’ impossibile da rimpiazzare, o comunque il farlo richiederebbe centinaia di anni”. L’anno tragico e’ stato il 2.000, quando, in marzo, oltre 100.000 ettari di foreste sono stati divorati dal fuoco, sopratutto nelle regioni meridionali di Bale e Borana, anche se oltre 15.000 persone sono state impegnate per combattere gli incendi. Enormi le spese necessarie per fronteggiare questo disastro ambientale e difficilmente ipotizzabile che lo stato etiopico possa farsene carico. Occorre, quindi, uno sforzo internazionale, poiche’ -osservano gli esperti- la salvezza della biodiversita’ in Etiopia non e’ certo un problema solo locale. Lo studio dell’Uneue, peraltro, sottolinea come la distruzione delle foreste non sia solo accidentale. In realta’ interferenze umane e motivazioni economiche appaiono i principali responsabili: un contesto rispetto al quale, si legge nella ricerca, ”l’attuale sistema di difesa delle foreste in Etiopia appare futile quanto inutile”. Il problema e’ l’elevatissimo numero degli abitanti, circa 65 milioni, che ancora in larga misura ricorrono alla legna per il fuoco, anche quello per cucinare. Oltre a cio’, il cambiamento climatico che ha fatto salire la temperatura del pianeta negli ultimi 30-40 anni. ”E’ un serpente che si mangia la coda -spiega ancora Guinand-; il clima, infatti, accentua ulteriormente i suoi cambiamenti con la diminuzione delle foreste: se si va a parlare con i vecchi contadini, dicono che la zona dove vivono era una volta piena di foreste. Aggiungendo poi che fa piu’ caldo di prima e piove molto di meno”.


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