Volontariato

Ambiente: ok al biossido di zolfo a Monfalcone

Si tratta di una deroga ai limiti di emissione in atmosfera di biossido di zolfo per un periodo di quattro mesi. Il comune di Monfalcone ha espresso forti critiche

di Paolo Manzo

Il ministero per le Attivita’ produttive ha concesso alla societa’ Endesa Italia di poter ulteriolmente utilizzare, in due dei quattro gruppi della centrale elettrica di Monfalcone, il combustibile a basso tenore di zolfo (Btz) anziche’ un combustibile meno inquinante, cioe’ senza zolfo (Stz). In sostanza si tratta di una deroga ai limiti di emissione in atmosfera di biossido di zolfo per un periodo di quattro mesi. Il comune di Monfalcone, contrario alla deroga, ha espresso le sue forti critiche alla richiesta di Endesa, accolte dal ministero solo per alcuni punti di carattere operativo. Il giudizio della Regione e’ stato invece favorevole alla concessione della proroga, ma ad alcune condizioni, sottolineate dall’assessore regionale alla Programmazione Augusto Antonucci. Condizioni che sono ”il rigoroso rispetto -ha spiegato- durante il funzionamento in regime di deroga delle norme di salvaguardia indicate a suo tempo dal ministero ed il sollecito completamento della campagna di misurazione delle condizioni ambientali del territorio interessato”. ”Questa situazione -prosegue Antonucci- deve essere chiarita nei prossimi mesi senza veti, imposizioni, visioni dogmatiche. Gli incontri che la Regione avra’ con il ministero, le autonomie locali e la societa’ Endesa, dovranno portare a soluzioni utili, ma condivise ed ambientalmente sostenibili. Ognuno dovra’ fare la sua parte: il ministero per le scelte nazionali finora trascurate, Endesa seguendo rigorosamente le prescrizioni e favorendo la loro verifica, la Regione svolgendo il suo ruolo di programmazione, accompagnamento delle iniziative, verifica dei risultati”.


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