Sostenibilità

AMBIENTE. La politica verde lombarda è ferma

Nella classifica della qualità dell'ambiente delle città italiane, la Lombardia è fuori dalla top ten

di Redazione

Nessuna lombarda tra le dominatrici della classifica di Ecosistema Urbano bisogna infatti scendere di 12 posizioni rispetto alla vincitrice Belluno per trovare Mantova, e poi sempre più giù verso la metà della classifica dei 103 capoluoghi monitorati fino alla 51a posizione di Lodi. Tutti gli altri capoluoghi lombardi lontani dai posti più alti della classifica. E’ il rapporto nazionale Ecosistema Urbano 2009, l’annuale ricerca di Legambiente sulla qualità ambientale delle 103 città capoluogo di provincia realizzata con la collaborazione scientifica dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia e la collaborazione editoriale de Il Sole 24 Ore, presentato questa mattina a Belluno, città che aveva ottenuto il primo posto della classifica nazionale anche l’anno scorso.
Sono lontani dunque tempi in cui le città lombarde salivano sul podio e ‘tiravano’ la classifica nazionale: la locomotiva lombarda ha perso lo smalto di un tempo. Nel 2003 e nel 2004 la testa della lista era monopolizzata da Cremona, Mantova, Bergamo, Sondrio, Pavia e Lecco. I capoluoghi lombardi hanno pian piano perso quella funzione di traino delle politiche ambientali locali che avevano: cinque anni fa primeggiavano in alcuni indicatori (gestione dei rifiuti, lotta al traffico, buona gestione delle acque…), ora si sono fermati e sono stati superate da altre città. Certo, siamo ancora bravi a differenziare rifiuti, ma c’è chi lo sa fare molto meglio di noi, ed in ogni caso ne produciamo sempre di più. Sulle politiche per la mobilità, aspettando gli effetti dell’Ecopass di Milano, per ora siamo al palo, con poche piste ciclabili e zone pedonali (fatte salve le città della ‘Bassa’) ed in compenso con livelli di inquinamento sempre tra i più alti d’Italia. Su energie rinnovabili ed efficienza energetica andiamo avanti pianissimo, con la depurazione delle acque siamo abbastanza in regola, mentre il verde urbano non è mai stato il nostro forte. La rimonta di Milano, che scavalca Roma (grazie soprattutto alla depurazione delle acque) e ottiene una postazione di mezza classifica, non basta a consolarci di quanto poco si è fatto nel campo delle politiche ambientali in Lombardia.
Da evidenziare la notevole flessione di Mantova che in un anno perde il terzo gradino del podio e si ritrova in dodicesima posizione in particolare per l’aumento dell’inquinamento e per la diminuzione  della raccolta differenziata. Cede sei posti anche Pavia: quest’anno solo 16°. Per Bergamo, oggi 20°, si parla addirittura di 18 gradini della classifica persi. Stazionaria Como che resta 21° anche nel 2009. Sale invece di 10 posizioni Brescia che dalla 35° posizione arriva quest’anno alla 25°. Nessun miglioramento si registra a Varese (32°) che da due anni non si sposta di un passo nella classifica. Mentre Cremona sale dalla 44° posizione alla 40°, Sondrio recupera 19 posizioni e si attesta al 41° posto. Cade in 44° posizione Lecco: l’anno scorso era 30°. Al 49° posto troviamo Milano che recupera 9 posizioni e supera Roma. Fanalino di coda tra le lombarde anche quest’anno è Lodi (51°) seppure in rimonta: sale di 10 posti.
“Le città sono i primi indicatori di cambiamento, e i dati di Ecosistema Urbano sono impietosi: in campo ambientale le città lombarde sono state lasciate sole dal governo regionale – denuncia Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia – senza progetti, risorse, norme e incentivi per migliorare le proprie prestazioni di sostenibilità. Negli ultimi anni l’unica politica urbana che si è fatta notare è stata quella del cemento, cresciuto ovunque, soprattutto nelle periferie. Non esiste un ‘progetto Lombardia’, la nostra regione non ha nemmeno chiuso i conti con il passato: la grande industria e l’automobile di massa sono ancora modelli di riferimento, lenti deformanti attraverso cui la classe dirigente lombarda guarda una società in rapido cambiamento. Chi oggi governa dall’alto del Pirellone non ha ancora iniziato a confrontarsi con i migliori modelli europei, dove la mobilità sostenibile, il benessere e la qualità urbana sono elementi non solo di forte coesione comunitaria ed identità civica, ma anche di sviluppo economico e attrazione di investimenti”.
Milano, dunque, raggiunge faticosamente una posizione di metà classifica (49°), con un voto di 52,47, e supera Roma. I fattori che hanno consentito questa lenta risalita sono determinati dal lieve miglioramento dell’inquinamento atmosferico registrato nel 2007, dal calo dei consumi d’acqua potabile e dal completamento dei depuratori. Ma anche per la diminuzione delle auto circolanti tra i residenti, la buona tenuta del trasporto pubblico, l’estensione, seppur lentissima, delle isole pedonali (0,27 metri quadrati per abitante), il calo del consumo di combustibili e dalla faticosa crescita del teleriscaldamento. Milano però continua ad essere a metà classifica perchè si è fermata e ha perso posizioni nella gestione dei rifiuti: la differenziata resta al 31,2%, ancora lontana dall’obiettivo di legge del 45%. Ecopass a parte, sono in ritardo le politiche di riduzione del traffico e dell’inquinamento da esso prodotto. Nessun miglioramento per quanto riguarda metropolitane, tram, biciclette e mobilità sostenibile. Si registra inoltre una passività totale sull’edilizia efficiente, il solare e le rinnovabili sui tetti, sulle certificazioni ambientali, gli acquisti ecologici.
“La qualità ambientale di Milano migliora ma la città arranca a metà classifica tra le città italiane – dichiara Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente -. Andrebbe meno bene se il confronto fosse con l’Europa. Ma tutte le buone politiche che hanno fatto crescere negli anni passati Milano sono ora al palo: è così sulla gestione dei rifiuti, che aumentano mentre la differenziata è oggi insufficiente, sulla moderazione del traffico se non viene esteso il pedaggio per le auto, sulla mobilità ciclabile se le promesse non vengono mantenute, sulle politiche energetiche se non si cominciano ad installare migliaia di pannelli solari sui tanti tetti di condomini e di capannoni. Abbiamo sostenuto il sindaco Letizia Moratti e l’assessore Edoardo Croci ma ora dalle parole si deve passare ai fatti”.

Il meglio e il peggio delle città lombarde
Ecco, sinteticamente, alcuni indicatori di Ecosistema Urbano 2009 di Legambiente e le performance urbane migliori e peggiori in questi parametri

Pm10 (media annua in microgrammi/mc)

Le migliori: Varese (29,5) Lecco (35,0) Sondrio (38,0)

Le peggiori: Milano (51,0) Lodi (49,4)

NO2 (media annua in microgrammi/mc)

Le migliori: Sondrio (31) Mantova (34,5)

Le peggiori: Milano (62,8) Lecco (57,0)

Ozono (O3) (media giorni superamento del limite)

Le migliori: Milano (38,0) Cremona (55,5)

Le peggiori: Bergamo (88) Mantova (87) Pavia (86)

Consumi Idrici (lt/abitante(giorno)

Le migliori: Cremona (160,3) Varese (190,9)

Le peggiori: Bergamo (247,2) Pavia e Sondrio (229,8)

Perdite d’acqua

Le migliori: Sondrio e Mantova (4%)

Le peggiori: Varese e Cremona (32%)

Depurazione acqua (% di reflui depurati correttamente)

Le migliori: Bergamo, Sondrio e Lecco (100%) Cremona (99%) Milano (98%)

Le peggiori: Como (86%)

Raccolta differenziata (% rifiuti raccolti separatamente sul totale)

Le migliori: Lecco (54,4%) Bergamo (48,8)

Le peggiori: Milano (31,2) Pavia (26,7)

Consumi carburante (kep/abitante/anno)

Le migliori: Como (376) Varese (382)

Le peggiori: Brescia (505) Sondrio (578)

Elettricità (kW/abitante/anno)

Le migliori: Cremona (1031)

Le peggiori: Bergamo (1301) Mantova (1297) Pavia (1250)

Trasporto pubblico (viaggi/abitante/anno)

Le migliori: Milano (415)

Le peggiori: Sondrio (5) Cremona (19)

Isola Pedonali (metri quadrati per abitante)

Le migliori: Cremona (1,26) Mantova (0,94)

Le peggiori: Lecco (0,14) Como (0,15) Bergamo (0,00)

Ztl (metri quadrati per abitante)

Le migliori: Mantova (17,49)

Le peggiori: Lecco (3,24) Milano (0,05)

Piste ciclabili (metri lineari ciclabili per abitante)

Le migliori: Mantova (28,75)

Le peggiori: Varese (1,52) Milano (1,62) Como (1,70)

Verde urbano (metri quadrati per abitante)

Le migliori: Mantova (26,85) Sondrio (18,14)

Le peggiori: Como (4,97) Lecco (6,25) Bergamo (7,74)

CLASSIFICA FINALE ECOSISTEMA URBANO 2009 di LEGAMBIENTE (dati 2007, elab. 2008)

— Differenza posizioni edizioni 2008-2009 —

Posizione Città Punteggio % 2008 Variazione 2007/2008
1 Belluno 74,6 1° 0
2 Siena 70,2 6° 4
3 Trento 68,0 7° 4

12 Mantova 61,8
3° -9
16 Pavia 61,3 10° -6
20 Bergamo 59,1 2° -18
21 Como 58,8 21° 0
25 Brescia 58,3 35° 10
32 Varese 56,8 32° 0
40 Cremona 54,9 44° 2
41 Sondrio 54,9 62° 19
44 Lecco 54,2 30° -14
49 Milano 52,5 58° 9
51 Lodi 52,4 61° 10

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