Sostenibilità

Ambiente: in arrivo 148 miliardi per città “vivibili”

Li prevedono quattro decreti predisposti dal ministero dell'Ambiente su carburanti puliti, car-sharing, mobility manager

di Gabriella Meroni

Per rendere il traffico più scorrevole e l’aria più respirabile sono in arrivo 148 miliardi alle città italiane. Li prevedono quattro decreti predisposti dal ministero dell’Ambiente, in attesa del visto della Corte dei Conti, che incentivano carburanti puliti, car-sharing, mobility manager e programmi radicali per la mobilità sostenibile. I provvedimenti sono stati annunciati dal direttore generale del ministero dell’Ambiente, Gianni Silvestrini, alla presentazione della sei giorni dedicata alla “Mobilità sostenibile nelle città”, promossa dal ministero e dal Comune di Roma, in programma nella Capitale da domani fino a domenica. La manifestazione ospiterà convegni e conferenze sul tema, oltre ad un’esposizione internazione di veicoli non inquinanti. “Le emissioni inquinanti prodotte dal settore dei trasporti continuano a crescere – ha spiegato Silvestrini – e non a caso l’Italia ha una delle più alte concentrazioni di auto al mondo: ben 32 milioni, pari a una ogni italiano e mezzo”. Le risorse attivate dai quattro provvedimenti, ha aggiunto, ”attiveranno azioni per 360 miliardi di lire che vanno proprio nella direzione di favorire una maggiore sostenibilità nel settore dei trasporti, incentivando i carburanti puliti e forme innovative di mobilità”. Ecco in sintesi quello che i quattro decreti prevedono. Il ministero impegnerà 40 miliardi per promuovere la sostituzione di carburanti più inquinanti con altri più rispettosi dell’ambiente (gas metano e gpl) che consentono di abbattere le emissioni di benzene e particolato. Gli incentivi interesseranno i Comuni con più di 150.000 abitanti e si valuta possano portare alla conversione di 40-60.000 autoveicoli, con una riduzione delle emissioni pari a 80-120 tonnellate all’anno di benzene e 40-60.000 tonnellate di anidride carbonica. Le risorse di questo decreto, pari a 10 miliardi, saranno utilizzate per far decollare i progetti di car sharing (auto in multiproprietà) delle città che già partecipano al consorzio Ics (Iniziativa car sharing) (Roma, Torino, Genova, Palermo, Bologna, Firenze, Modena, Venezia) e delle altre città che vorranno introdurre questa nuova forma di mobilità urbana. Il ministero mette a disposizione 30 miliardi per finanziare i progetti dei Comuni che prevedano piani degli spostamenti casa-lavoro o piani per la gestione della domanda di mobilità riferiti ad aree industriali, artigianali, commerciali, poli scolastici, e sanitari. I Comuni dovranno avvalersi del mobility manager di area che avrà il compito di coordinare i progetti delle imprese. Scopo del provvedimento è far decollare alcune centinaia di azioni per ottimizzare gli spostamenti dei dipendenti delle grandi aziende, con una riduzione dell’ impiego delle auto private, dei consumi di energia e delle emissioni inquinanti. Sono stati infine destinati 68 miliardi a progetti di mobilità urbana che abbiano un approccio radicale e prevedano un mix di misure integrate tra loro. Per non disperdere a pioggia le risorse, verranno identificati 5-10 progetti particolarmente rilevanti sui quali concentrare gli sforzi. Saranno privilegiati i Comuni che negli ultimi anni si sono più impegnati in direzione dell’eco-mobilità. Fra le misure finanziabili ci sono l’acquisto di veicoli elettrici ed a gas, la realizzazione di flotte di bici e veicoli elettrici a due o tre ruote, la realizzazione di sistemi di taxi collettivi.


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