Sostenibilità

AMBIENTE. Il 22 maggio giù l’ecomostro di Palmaria

Si tratta dello 'scheletrone' di Palmaria, di fronte all'isolotto di Portovenere, in Liguria.

di Redazione

 Dopo il Fuenti, il Villaggio Coppola Pineta Mare e Punta Perotti, “finalmente va giu’ un altro storico ecomostro della costa italiana”. Esulta cosi’ la Legambiente per l’abbattimento, previsto venerdi’ 22 maggio, dello ‘scheletrone’ di Palamaria, di fronte all’isolotto di Portovenere, in Liguria. E, per l’occasione, una nuova maglietta firmata Legambiente arricchira’ la collezione dell’associazione ambientalista dedicata agli Ecomostri Abbattuti. “La indossera’ -riferisce Legambiente- tutto il folto gruppo di volontari che saranno presenti alla demolizione e che cosi’ rivendicheranno la vittoria di una battaglia di tutta l’associazione, del circolo locale e regionale, dei numerosi blitz compiuti con Goletta Verde e di tutti coloro che hanno lottato anni perche’ lo scempio fosse abbattuto”. Lo Scheletrone di Palmaria fa parte della Top five degli ecomostri costieri, i cinque peggiori per cui Legambiente ha chiesto ripetutamente ogni anno d’istruire le pratiche di demolizione. Si tratta, sottolinea l’associazione ambientalista, di “una selezione di abusi esemplari per cui chiedere l’abbattimento in corsia preferenziale che ben rappresenta lo scempio dell’abusivismo che domina interi tratti del litorale della penisola italiana”. Sono, prosegue Legambiente, “tentativi falliti di speculazione edilizia, come questo scheletro di cemento alto 30 metri che sovrasta da piu’ di trent’anni l’isolotto di fronte a Portovenere e che incombe sul paesaggio del Parco, un’area tra le piu’ suggestive della Liguria. Insieme ci sono l’albergo Alimuri a Vico Equense, le palazzine sulla spiaggia di Lido Rossello ad Agrigento, il villaggio abusivo di Torre Mileto nel Foggiano e la Palafitta di Falerna sulla costa calabrese”. Lunga la storia dell’ecomostro di Palmaria.


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