Sostenibilità
AMBIENTE. Il 2009 è l’anno delle fibre naturali
Inaugurato oggi dal vicedirettore della Fao Hafez Ghanem.Convegni, festival e sfilate in programma
di Redazione
Cotone e lana, canapa e juta, lino, alpaca, cachemire, angora sono fibre naturali che rappresentano un settore rilevante per gli agricoltori di tutto il mondo, oltre che un’ampia fonte di esportazioni in alcuni paesi in via di sviluppo. Per valorizzarle e aiutare a sostenere i redditi dei paesi produttori, la Fao ha lanciato oggi l’anno internazionale delle fibre naturali
Per l’occasione l’organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura ha avviato un progetto che ha come scopo quello di incentivare la domanda di questi tipi di prodotti. L’obiettivo è quello di fare in modo che i governi sostengano, con politiche ad hoc, le industrie del settore che danno lavoro a milioni di persone. L’iniziativa si rivolge anche ai paesi in via di sviluppo e ai paesi poveri, dove questo tipo di industria è un buon punto di riferimento per le popolazioni autoctone.
Alla cerimonia di lancio Hafez Ghanem, Vice Direttore Generale della Fao del Dipartimento Economico e Sociale, ha detto che la produzione di fibre di origine animale e vegetale rappresenta muove un giro d’affari di 40 miliardi di dollari l’anno per i paesi produttori. In alcuni casi, le fibre rappresentano il 50 per cento delle esportazioni di alcuni paesi in via di sviluppo. Nel mondo ogni anno si producono circa 30 milioni di tonnellate di fibre naturali. La fibra di gran lunga più diffusa è il cotone, con una produzione annua di circa 25 milioni di tonnellate, mentre ogni anno si producono 2.2 milioni di tonnellate di lana in cento paesi, con l’Australia che da sola rappresenta quasi un quarto del totale.
Per celebrare l’Anno ci saranno moltissimi eventi in diversi paesi: sfilate di moda, un vertice internazionale sulla lana Mohair in Sudafrica ed un festival delle fibre creative a South Caterbury, in Nuova Zelanda.
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