Economia
AMBIENTE. Henkel contribuisce al Product Carbon Footprint
Grazie alle «impronte di carbonio», analisi che permette di descrivere e analizare tutte le emissioni di gas serra generate nel corso della sua vita da un prodotto, la multinazionale tedesca ha dato un grande contributo al progetto che vede tra i partec
Henkel, da sempre impegnata a massimizzare l’efficienza energetica sia nella fase di produzione che nei propri prodotti, partecipa al progetto pilota «Product Carbon Footprint». Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare un metodo per stabilire tutte le emissioni di prodotto che hanno un impatto sul clima: una tecnica affidabile capace di generare dei risultati trasparenti e misurabili. I partecipanti al progetto hanno presentato una serie di proposte per calcolare e analizzare le emissioni di gas serra derivanti dall’utilizzo dei prodotti. Da oltre 130 anni, Henkel è leader in tre settori – detergenza e cura della casa, cosmetica e igiene – e rientra tra le 500 aziende della classifica stilata da Fortune Global. Più del 60 per cento delle vendite provengono dai beni di consumo, mentre il rimanente 40 per cento proviene dal settore industriale. Nell’anno fiscale 2007, ha generato vendite per 13.074 milioni di euro e un utile operativo di 1.344 milioni di euro. In Italia dal 1933 con il nome di Società Italiana Persil SpA, oggi è una realtà produttiva e commerciale con 7 stabilimenti e oltre 1.500 dipendenti. Grazie a ventanni di esperienza in analisi di eco-bilancio dei prodotti e dei processi, Henkel è stata in grado di portare un contributo importante a questo progetto. Il calcolo delle «impronte del carbonio», che descrivono tutte le emissioni di gas serra generate nel corso del ciclo di vita del prodotto, può essere un valido aiuto per sensibilizzare i consumatori alla protezione ambientale, come ha confermato il dottor Thomas Förster, capo Ricerca e Sviluppo per la Divisione Cosmetica «L’impronta del carbonio di un prodotto rende il tema della protezione climatica più tangibile e accessibile. Fornisce sia ai consumatori che alle aziende uno strumento per misurare i propri contributi individuali».
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