Sostenibilità

Ambiente: Greenpeace sponsorizza Coca Cola e McDonald’s

E' un frigorifero a mettere d'accordo l'organizzazione ambientalista Greenpeace e i giganti dell'industria alimentare Coca-cola, McDonald's e Unilever

di Paul Ricard

E’ un frigorifero a mettere d’accordo l’organizzazione ambientalista Greenpeace e i giganti dell’industria alimentare Coca-cola, McDonald’s e Unilever, riuniti oggi a Bruxelles in una conferenza dal titolo ”Refrigerazione, naturalmente” per presentare le tecnologie che possono limitare l’effetto serra e il buco dell’ozono. La conferenza, appoggiata dal programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), e’ stata l’occasione per presentare alcuni nuovi sistemi di refrigerazione per un futuro ”libero da Hcf”, il gas idrofluorocarbonio responsabile in parte, secondo una ricerca di Greenpeace, del surriscaldamento della terra. ”Chiediamo alle altre compagnie di seguire l’esempio di Unilever, Coca-cola e McDonald’s ”, ha detto il direttore esecutivo di Greenpeace Gerd Leipold, riferendosi all’impegno dei tre giganti nella ricerca per limitare l’ Hcf. Tra i frigoriferi alternativi presentati oggi a Bruxelles ci sono sistemi che utilizzano l’anidride carbonica, gia’ sul mercato, ma anche tecnologie che fanno uso dell’elio, presto commerciabili e macchine da perfezionare, che sfruttano il potenziale termico delle onde sonore. ”Il futuro di una refrigerazione sostenibile sta in questo tipo di innovazione che guarda avanti” ha commentato Rajendra Shende, dell’Unep, mentre secondo Greenpeace ”per una soluzione completa sono i governi a dovere entrare in azione”. Da parte loro, i tre leader dell’alimentazione e ristorazione, lanciano un appello al mondo industriale perche’ li segua nell’ iniziativa e in particolare chiedono la collaborazione nella ricerca proprio a chi produce le macchine della refrigerazione. Cosi’ mentre McDonald’s ha lanciato il primo ristorante libero da Hfc in Danimarca, il rappresentante per la Coca Cola Jeff Seabright, commentando le ricerche sull’anidride carbonica in cui la sua compagnia ha investito 10 milioni di dollari, ha annunciato che ”dopo quattro anni di lavoro il nostro progetto visionario e’ diventato una realta’ commerciale”. Richiamando l’attenzione sulla vendibilita’ del progetto Gino Coronato, vice presidente del marketing dei gelati Unilever, ha sottolineato la necessita’ di unire tecnologia e rispetto dell’ambiente a un ”design molto sexy”. La Unilever, di cui fa parte anche la societa’ italiana Algida, ha lavorato dal 1997 sull’idrocarbonio, ma si e’ interessata dal 2002 ad altre tecnologie alternative, tra le quali il sistema a onde acustiche e quello che sfrutta l’energia solare, investendo 2,5 milioni di euro nella ricerca.

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