Sostenibilità

Ambiente: emissioni di gas serra in aumento

Nel 2020 le emissioni di gas serra mondiali saranno il 50% in più di oggi. Il "Rapporto 2001 sullo stato di attuazione del Patto per l'energia e l'ambiente" dimostra che gli ob

di Barbara Fabiani

Aumentano le emissioni di gas serra e si allontana il raggiungimento degli obiettivi di riduzione fissati nel 1997 dal Protocollo di Kyoto.
Nel 2010 l’Unione europea registrerà emissioni superiori del 18% rispetto all’obiettivo di Kyoto (-8% per la Ue), con un incremento dell’1% annuo, a fronte della riduzione del 3,5% raggiunta nel decennio precedente. Molto resta da fare anche in Italia, dove le emissioni sono aumentate del 5,6% tra il 1990 e il 2001, mentre le previsioni di Kyoto al 2010 impongono nel nostro paese un calo del 6,5%. Agli impegni assunti nel quadro del negoziato internazionale sull’ambiente, che ha visto l’Italia in primo piano, non corrisponde quindi un’azione efficace per lo sviluppo sostenibile. Un significativo contributo potrebbe arrivare dalla nuova strategia nazionale di azione ambientale che, in coerenza con l’approccio europeo, pone come priorità i cambiamenti climatici, la salute e la qualità della vita, la natura e la biodiversità, la gestione di risorse naturali e rifiuti, i sistemi di trasporto e l’uso del territorio.

E’ questo il quadro della situazione energetico-ambientale tracciato dal “Rapporto 2001 sullo stato di attuazione del Patto per l’energia e l’ambiente”, predisposto dall’Enea per il Cnel, a tre mesi dal Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile che si svolgerà alla fine di agosto in Sudafrica.
“Incontrare Johannesburg 2002” è infatti il titolo del documento, giunto alla terza edizione, che fa il punto sull’attuazione del Patto per l’energia e l’ambiente (firmato quattro anni fa da 35 soggetti pubblici, privati e sociali e di cui il Cnel è garante), rappresentando un utile strumento per la definizione delle politiche e delle misure in discussione al prossimo Summit, tra cui la gestione sostenibile delle risorse ambientali, il governo globale dell’ambiente e la trasformazione del modello di produzione e di consumo. Il Rapporto è stato presentato venerdì scorso a Villa Lubin e i dati in esso contenuti confermano la tendenza all’aumento della domanda mondiale di energia primaria, che registrerà un incremento del 50% entro il 2020, con una media annua del 2%.

Nello stesso periodo, si prevede che i consumi dei paesi in via di sviluppo superino quelli dei paesi industrializzati, mentre permarrà lo squilibrio nei consumi pro-capite, 5 volte maggiore nei paesi industrializzati. Nel 2020 i combustibili fossili saranno ancora le fonti energetiche dominanti: se le riserve provate possono soddisfare i fabbisogni mondiali fino alla metà del secolo, è comunque previsto un aumento della produzione del 53% al 2020, pari al 2,1% in più ogni anno. In particolare, il petrolio resterà la fonte energetica prevalente, soprattutto nel settore dei trasporti (il suo utilizzo è destinato invece a calare nella produzione elettrica), ma il maggiore aumento di consumi spetterà al gas naturale che, con una crescita di oltre il 50%, diventerà la seconda fonte di approvvigionamento energetico. Una crescita dei consumi è prevista anche per il carbone e soprattutto per il nucleare, che registrerà un incremento medio annuo del 17%. Resterà invece trascurabile il contributo alla domanda di energia mondiale fornito dalle fonti rinnovabili, nonostante la previsione di un elevato incremento del loro utilizzo. In controtendenza il dato europeo che fa prevedere una flessione della produzione interna di energia primaria del 22% entro il 2020 (contro l’incremento medio annuo dell’1% registrato nell’ultimo decennio), accentuando la forte dipendenza energetica dell’Unione (le importazioni energetiche dovrebbero infatti aumentare del 50%). La dipendenza energetica è ancora più rilevante per il nostro paese, dove nel 2001 ha sfiorato l’84%, a fronte di un incremento dei consumi di energia primaria (+15% nel periodo 1990-2001); l’aumento riguarda in particolare la domanda di energia elettrica, cresciuta del 30% negli ultimi dieci anni.

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