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Ambiente: domani delega in vigore, allarme del WWF

Domani 29 aprile entra in vigore il codice ambientale. E da domani - osserva il WWF - milioni di tonnellate di rifiuti saranno svincolate dagli obblighi della legge Ronchi e delle direttive comunitari

di Redazione

Domani 29 aprile entra in vigore il codice ambientale. E da domani – osserva il WWF – milioni di tonnellate di rifiuti saranno svincolate dagli obblighi della legge Ronchi e delle direttive comunitarie. Infatti, con l’entrata in vigore del decreto legislativo ambientale, molti residui di produzioni potranno essere definiti come sottoprodotti o materie prime seconde. Tanto basta per non applicare le procedure relative ai rifiuti e, quindi, a rendere impossibile il controllo degli stoccaggi, dei trasporti e degli smaltimenti. “Non sapremo piu’ – continua il WWF – quanti sono esattamente i rifiuti prodotti e quindi non potremo avere piu’ l’esatto riscontro rispetto al loro smaltimento o recupero. Ma questo non e’ l’unico effetto del decreto legislativo. Le nuove disposizioni in materia di VIA consentiranno sempre piu’ procedure semplificate sui progetti preliminari rendendo cosi’ impossibile una qualunque seria valutazione. Si autorizzano scarichi a mare con limiti di inquinanti piu’ alti rispetto ai precedenti livelli. Si introduce un indice di rischio di mortalita’ negli interventi bonifica. Si rischia di aprire una trattativa sui modi e i tempi delle bonifiche oggi obbligatorie per legge. Si rendono piu’ complicate le procedure sul danno ambientale”. Per questi motivi, e non solo, per i danni e pericoli che l’entrata in vigore del decreto provochera’ – sostiene l’associazione – alcune Regioni hanno proposto ricorso innanzi alla Corte Costituzionale con richiesta di sospensiva del decreto. Il WWF sta predisponendo una memoria di appoggio a questa richiesta e sta elaborando un documento per la Commissione Europea dove si evidenziano le numerose infrazioni ed incongruenze della normativa comunitaria. E’ necessario riaprire al piu’ presto il confronto ed il dialogo sui temi ambientali che da domani verranno stravolti con l’entrata in vigore del decreto ed e’ per questo che il WWF chiede al nuovo Governo di mettere il decreto legislativo ambientale tra le proprie priorita’, stabilendo i termini e le modalita’ di intervento per annullare i certi danni che questo provochera’ e per impedire che il contenzioso dell’Italia con l’Unione Europea aumenti con nuovo procedure di infrazione, per non parlare poi del contenzioso Costituzionale con le Regioni che rischia di bloccare l’operativita’ della normativa ambientale, con grave pregiudizio per la tutela effettiva del ‘valore’ ambiente.


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