Sostenibilità

Ambiente: da martedì la “sporca dozzina” al bando

Da martedì 18 maggio saranno messe al bando 12 sostanze chimiche pericolose per l'uomo e l'ambiente tra cui PCB, diossine, furani e DDT

di Paolo Manzo

Meno rischi per la salute dal prossimo 18 maggio. Fra due giorni entra infatti in vigore la Convenzione di Stoccolma, che mette al bando 12 sostanze chimiche pericolose per l’uomo e l’ambiente tra cui PCB, diossine, furani e DDT, note come ‘la sporca dozzina’.

Adottata il 23 maggio 2001 a Stoccolma, dopo anni di strenui negoziati, la Convenzione è un Trattato internazionale legalmente vincolante che vieta la produzione, l’uso ed il rilascio di sostanze chimiche pericolose conosciute come POP, inquinanti organici persistenti (Pop) e si propone di eliminarli.

”La Convenzione identifica gli inceneritori come una delle fonti primarie di emissione delle diossine, noti composti cancerogeni. E per questo -commenta Greenpeace- e’ un controsenso continuare a promuovere gli inceneritori e allo stesso tempo pensare di abbattere l’immissione in ambiente dei POP”.

Oltre ai tumori, sottolinea ancora l’associazione ambientalista, gli inquinanti organici persistenti ”possono provocare danni al sistema immunitario, riproduttivo, respiratorio, nonché disturbi ormonali”.

Ma dove si trova questa ‘sporca dozzina’? Secondo Greenpeace ”significativi livelli di diossine si ritrovano nel suolo, nel cibo e nei tessuti umani di quanti risiedono in prossimità degli impianti e dei lavoratori impiegati negli inceneritori, talora in concentrazioni superiori alla soglia di attenzione stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

I POP viaggiano anche a notevole distanza dal luogo d’emissione, raggiungendo anche le regioni polari”. ”Chiediamo al governo italiano, che risulta tra i firmatari della Convenzione, di ratificare questo importante strumento. Anziché bruciare i rifiuti, i governi dovrebbero seguire la politica europea sui rifiuti basata sulle 3R: ridurre, riusare, riciclare, eliminando progressivamente tutte le forme di incenerimento dei rifiuti, entro il 2020” spiega Vittoria Polidori dell’associazione ambientalista.

Greenpeace ha censito in Italia 44 inceneritori di rifiuti urbani, con la previsione di arrivare a 58 entro il 2007. Il cinquantesimo stato a firmare la convenzione, tre mesi fa, facendo cosi’ scattare il conto alla rovescia per la sua entrata in vigore, e’ stata la Francia, a ”dimostrazione che anche i Paesi industrializzati chiedono ormai alle multinazionali di muoversi secondo il Principio di Precauzione e prevenire i danni all’ambiente e alla salute” sottolinea ancora l’associazione.

La Convenzione di Stoccolma vieta, inoltre, la produzione e l’immissione sul mercato di nuovi POP o il riciclaggio di quelli esistenti: in questo modo le industrie saranno tenute ad adottare il Principio di sostituzione, introducendo composti pericolosi per l’uomo e l’ambiente.

Per informazioni: 06.57299944
Sito Internet: www.greenpeace.it/inquinamento

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