Sostenibilità

Ambiente: Cnr minitora smog in Cina

In prossimità di Shangai un progetto pilota che verrà portato al Summit di Johannesburg.

di Giampaolo Cerri

Per 24 mesi le più sofisticate tecnologie ambientali realizzate dagli esperti dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma serviranno a monitorare la qualità dell’aria della città cinese di Suzhou, a pochi chilometri da Shangai, per valutare la quantità di gas e di particolato concentrata nell’atmosfera. Si tratta, riferisce un comunicato, di un progetto-pilota l'”Air Quality Monitoring System” promosso dal ministero dell’Ambiente e del Territorio, d’intesa con l’Environmental Protection Agency Cinese (SEPA), che potrebbe essere presto esteso a molte altre città della Cina: «A Suzhou – spiega Ivo Allegrini, Direttore dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Cnr – impiegheremo 9 stazioni fisse di monitoraggio, 20 stazioni di saturazione equipaggiate con campionatori passivi, 1 unità mobile convenzionale, 2 unità mobili avanzate, 1 centro di Controllo della Qualità dei dati, 1 Laboratorio chimico e tutte le più avanzate tecnologie per la valutazione della qualità dell’aria».
L’Air Quality Monitoring System – che dopo la presentazione ufficiale di oggi verrà illustrato dal Ministero dell’Ambiente e del Territorio Italiano al prossimo Summit di Agenda21 in programma a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002 – coinvolgerà anche molti scienziati e tecnici cinesi, che potranno sviluppare in loco programmi di protezione atmosferica ed estendere il progetto a moltre altre città asiatiche: «Si tratta – spiega Francesca Costabile, responsabile per il Cnr di questo progetto – di uno sforzo imponente, che ci consentirà tuttavia di raccogliere dati molto importanti per la protezione dell’atmosfera e la tutela della salute umana, anche grazie al supporto di due aziende italiane specializzate nel settore, come la Sartec Saras Tecnologie e l’Ecotema Ecologia Terra Mare».

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