Sostenibilità
Ambiente: arriva in Sila il 21° parco nazionale
Il ministero dell'Ambiente ha dato il via libera al decreto che istituisce il parco
di Redazione
Arriva il ventunesimo parco nazionale. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto che istituisce il Parco nazionale della Sila e ne definisce la perimetrazione per 75.000 ettari in 21 comuni. Il parco comprende ambiti della provincia di Cosenza, Catanzaro e Crotone e interessa le comunita’ Montane Silana, Sila Greca, del Savuto, dell’Alto Crotonese Presila Catanzarese e i seguenti comuni: Appigliano, Bocchigliero, Corigliano Calabro, Celico, Longobucco, Rogliano, Rossano, S. Stefano in Rogliano, Parenti, Pedace, S. Giovanni in Fiore, S. Pietro in Guarano, Serra Pedace, Spezzano Piccolo, Spezzano della Sila, Cotronei, Mesoraca Petilia Policastro, Savelli, Albi, Magisano, Taverna, Petron`, Sersale e Zagarise. ”Il decreto di istituzione del Parco della Sila – ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli – costituisce il punto di arrivo di una lunga e intensa opera di concertazione predisposta dal Ministero nei confronti della Regione Calabria, delle province e dei comuni, con il supporto della Segreteria della Conferenza Unificata e delle associazioni ambientaliste”.
Con questa ulteriore area protetta, da sottoporre a tutela per le sue significative caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche, i Parchi nazionali italiani arrivano a 21, ma presto la mappa delle aree protette italiane si arricchira’ anche dei Parchi di Altamurgia e Val D’agri, per i quali gli iter istruttori sono in stato di definizione”. Il territorio del Parco e’ stato suddiviso in due zone, la zona 1, caratterizzata da un rilevante interesse naturalistico, paesaggistico, agricolo-ambientale e culturale, sottoposta a un esistente o moderato grado di antropizzazione, e la zona 2, caratterizzata da un interesse naturalistico, paesaggistico, agricolo-ambientale e culturale, ma sottoposta ad un maggior grado di antropizzazione e di presenza di attivita’ agro-silvo-pastorali. Fra le attivita’ vietate, la caccia, il danneggiamento della vegetazione, l’introduzione di fauna e flora estranee a quelle autoctone, l’apertura di cave, l’introduzione di armi e di esplosivi, il campeggio al di fuori delle aree destinate a questa attivita’ e attrezzate, il sorvolo e il transito di mezzi non autorizzati e attivita’ pubblicitarie
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