Sostenibilità
Ambiente: ambientalisti contro ddl
Contestato Matteoli: così si sanano abusi e si reintroduce la libertà di incenirmento
Ambientalisti contro il disegno di legge delega sull’ambiente.
Le Associazioni Bianchi Bandinelli, Comitato per la Bellezza, Fai, Greenpeace, Inu, Italia Nostra, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Marevivo, Vas, Wwf contestano il progetto proposto dal ministro dell’Ambiente e del Territorio Matteoli che istituisce una commissione di 24 esperti ”fuori del controllo parlamentare cui verrebbe affidata la revisione materie, alcune delle quali sono state recentemente riordinate o sono comunque regolate da leggi quadro”.
Nel ddl, spiega una nota, e’ contenuta anche una sanatoria per gli abusi in aree vincolate e liberta’ di incenerimento. Le associazioni terranno una conferenza stampa questa mattina alle 13.00 nella Sala stampa di Montecitorio via della Missione per denunciare che ”il Parlamento sar` espropriato delle prerogative che gli competono e si apriranno 4 anni di incertezza normativa in un comparto delicatissimo, oggetto da in questa legislatura di continui attacchi (sui beni culturali e ambientali, sui rifiuti, sulla tutela e protezione della fauna e del territorio, ecc.).
Nel Disegno di legge, sottolineano le associazioni ambientaliste che mettono ”in mora il ministro Matteoli”, figurano norme immediatamente efficaci, che, tra l’altro, riguardano ”aspetti non secondari del cosiddetto, futuro riordino: a) l’art. 7, che contribuisce ancora una volta a depotenziare i controlli sul ciclo dei rifiuti e che consente di bruciarli in acciaierie, cementifici e centrali termoelettriche; b) l’art. 8, che istituisce la sanatoria in concessione in area vincolata e l’estinzione di tutti i reati compiuti da chi ha costruito e trasformato il territorio; c) l’art. 6, che istituisce la cosiddetta ‘compensazione ambientale’ con un’impostazione che risulta palesemente incostituzionale; d) l’art. 10, che attribuisce al Ministero dell’Ambiente e del Territorio, alle Autorita’ di bacino e agli Enti locali poteri di ordinanza per interventi in deroga a ogni disposizione vigente”.
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