Cultura

Ambiente, 2 chili di pesticida per italiano

E la quantità procapite delle sostanze chimiche usate in agricoltura. Domenica 7 ottobre, Legambiente e Aiab scendo invece in piazza per l'agricoltura biologica. Giovedì 4, presentazione a Roma.

di Giampaolo Cerri

Due chili per ogni abitante. Ecco la dose di pesticidi chimici annuale che ci destina l’agricoltura convenzionale. Solo nel 1998 sono stati utilizzati oltre 100mila tonnellate di pesticidi chimici tra diserbanti (più di 23mila tonnellate), insetticidi (29mila tonnellate), anticrittogamici (47mila tonnellate), altri prodotti di sintesi (10mila tonnellate). Sostanze chimiche che non spariscono nel nulla ma che arrivano sulle nostre tavole insieme ai prodotti ortofrutticoli. Per ogni chilo di principio attivo infatti, solo 10 grammi vengono assimilati dagli insetti, i restanti 990. rimangono sui prodotti alimentari o si depositano nel terreno. Di 1.776.500 tonnellate di fertilizzanti utilizzati in un anno, oltre due terzi rimangono nel terreno, mentre dai controlli effettuati dalle Asl nelle principali regioni italiane su oltre 5000 campioni di ortofrutta nel 2000, risulta che il 30% dei prodotti vegetali e ben il 40% della frutta è contaminato da residui di pesticidi. L?8% con residui di più di un principio attivo, un campione su cento è addirittura fuorilegge. La percentuale dei campioni contaminati sfiora il 40% per la sola frutta. ?I controlli effettuati nel 2000 ? secondo Legambiente e Aiab ? confermano che in Italia continua l?abuso di pesticidi e altri fitofarmaci. La situazione è tanto più grave in quanto la normativa che fissa i limiti alla presenza di residui è vecchia di oltre 30 anni, e dunque non tiene conto della grande quantità di studi e ricerche sul rischio sanitario legato alla presenza di pesticidi nei cibi: così, in Italia si utilizzano ancora molti principi attivi, come il Clorpirifos, il Procimidone, i Ditiocarbammati, il Benomil, da tempo classificati come cancerogeni, s?importano prodotti esotici contenenti Ddt, e al tempo stesso non sussiste alcun limite al numero di residui ammessi in uno stesso prodotto?. Proprio il cosiddetto ?multiresiduo? è uno dei principali campanelli d?allarme: in oltre il 15% della frutta consumata in Italia si ritrova infatti più di un principio attivo, eppure, da uno studio realizzato nel 1999 da ricercatori dell?Enea risulta che il rischio cancerogeno per chi consuma prodotti ortofrutticoli contenenti residui chimici è pari ad 1,24 ogni 10000 abitanti nel corso di settant?anni. Per promuovere un’agricoltura che non avvelena l?organismo e non danneggia l?ambiente, che offre alimenti sani e di qualità senza trascurare la tutela del paesaggio rurale e la biodiversità, Aiab e Legambiente promuovono la seconda Biodomenica del 2001, la giornata nazionale dell?agricoltura biologica e dell?alimentazione naturale. Conferenza Stampa di presentazione, giovedì 4 ottobre, ore 12.00, presso la Sala dell?Aranciera – Servizio Giardini del Comune di Roma in Piazzale di Porta Metronia, 2. Partecipano il Presidente dell?AIAB, Vincenzo Vizioli, il Presidente di LEGAMBIENTE, Ermete Realacci e rappresentanti delle associazioni co-promotrici della ?Biodomenica?. Sono stati invitati il Ministro delle Risorse Agricole e Forestali, Giovanni Alemanno e il Ministro dell?Ambiente, Altero Matteoli.


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