Formazione
Amato: il G8 sconfiggerà la povertà con le ong
Secondo il presidente, oltre alla cancellazione del debito occorre che i Paesi ricchi aiutino i poveri a sviluppare sanità e istruzione. Fondamentale il ruolo delle ong
”Il mio ultimo impegno di Governo e’ il G8 di Genova e la cosa piu’ importante che stiamo cercando di avviare e’ un’azione a largo raggio contro la povertà”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuliano Amato, intervenuto oggi a un convegno a Milano sulla felice conclusione della Missione Arcobaleno-Gestione fondi privati.
Secondo Amato, oltre alla cancellazione del debito, per ”aggredire le radici della poverta’ nel mondo e le ragioni che portano all’accumularsi del debito”, questa azione dovrebbe indirizzarsi verso i ”pilastri” dell’istruzione e della salute. ”Bisogna far in modo di formare i bambini e i ragazzi dei Paesi poveri, che nascono gia’ di serie C perche’ non hanno la conoscenza e nascono gia’ condannati a morte perche’ hanno l’Aids, la malaria, la Tbc e via dicendo”.
Amato ha poi sottolineato il ruolo fondamentale delle Ong. ”Senza il coinvolgimento delle Ong qualsiasi progetto i G8 possano fare rimarra’ irrealizzato. E’ una catena di coessenzialita’: non e’ possibile che i progetti non abbiano la spinta di organismi come il G8, ma poi per realizzarli c’e’ bisogno di un continuo con le Ong”.
Per questo, secondo il presidente del Consiglio, sia Governi che Ong ”devono essere umili”: i primi devono capire che se si entra come Stato in un altro Paese le reazioni a questa presenza possono essere negative; le seconde non devono pensare di detenere in esclusiva ”la verità” sul miglior modo di agire. Amato ha infine fatto cenno alla vicenda dei farmaci anti-Aids nel terzo mondo. ”In questi giorni – ha detto – si e’ arrivati a un esito positivo anche perche’ le case farmaceutiche hanno preso atto che avrebbero perso le cause. Ma non basta, ora servono strutture per evitare che i farmaci vengano lasciati a marcire o rubati per essere rivenduti”.
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