Politica

Amalfi cela il furore del dio Bacco

Giro d’italia di Paolo Massobrio.

di Paolo Massobrio

Per capire com?è cambiato il flusso del turismo in Italia, bastava andare sulla Costiera amalfitana nei giorni scorsi, tra Natale e Capodanno. Stranieri pochissimi, locali quasi vuoti. Molti ristoranti, più che nel passato, erano addirittura chiusi. Eppure qui la cucina raggiunge, da sempre, una sorta d?acme. Ad Amalfi, il miglior ristorante della Costiera porta il nome di Caravella (via Matteo Camera, 12). Trenta coperti in tutto, un locale con alcuni pezzi di maiolica d?autore e una cucina fragrante da accompagnare con le bottiglie della cantina più ricca d?Italia. Alcuni piatti? Pasticcio di crostacei in crosta di pane e ricotta di bufala, gamberi in pastella ai tre gusti, passata di cicerchie e frutti di mare, filetto di pesce con vellutata di limone. Sempre ad Amalfi merita una visita l?Hotel Santa Caterina (via Statale Amalfitana, 9), dove si pranza in una sala che offre un panorama impagabile: il mare è proprio di fronte. Professionalità alle stelle e una cucina impeccabile: spaghetti ai frutti di mare che più buoni non si può, soufflé di limoni. Tra le pizzerie, il consiglio è quello di andare alla Taverna del Duca (piazza Spirito Santo, 26), dove fanno una pizza soffice e leggera. Appena usciti, proprio sotto il Duomo di Amalfi, c?è la storica pasticceria Pansa (piazza Duomo, 40), dove i limoni e i cedri vengono canditi e toccati leggermente con una punta di cioccolato. Il cioccolato qui è una passione e chi decidesse di indugiare ai tavoli per assaggiare le ultime novità della pralineria sarà certamente ricompensato dalla delicatezza fondente dei sapori proposti. Per il pernottamento, il luogo più suggestivo è il Convento Luna (via Comite, 19): si tratta di uno dei tanti conventi di Amalfi, e l?ambientazione è assolutamente suggestiva. Il convento si affaccia sul mare, e le camere sono dotate di un proprio terrazzino quasi scavato nella montagna. Da qui ancora oggi si riesce a respirare l?aria millenaria di quella che fu una delle gloriose repubbliche marinare. Lo stesso profumo salmastro e d?alghe, che evoca freschezza, lo troverete anche nei vini della zona. Assolutamente da provare il Gran Furore prodotto dalle cantine Gran Furor Divina Costiera di Marisa Cuomo, a Furore (via G. Lana, 14). Il nome della zona viene dal frastuono assordante che nelle notti di tempesta il mare produceva infrangendosi sulle alte costiere del fiordo. In città, ad ogni sorso sarà come sentire il vento su uno quei terrazzini. Dove andare La Caravella Amalfi (SA), tel. 089.871029 Hotel Santa Caterina tel. 089.871012 La Taverna del Duca tel. 089.872755 Pasticceria Pansa tel. 089.871065 Convento Luna tel. 089.871002 -089.871084 Cantine Marisa Cuomo Furore (SA), tel. 089.830348


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