Questa volta ho scelto di riportare anche qui, un mio post de La stampella di Cenerentola su lastampa.it. Lo sapete, sono un'appassionata del quiz tv, in onda tutte le sere su Rai Uno, I soliti ignoti il ritorno, condotta da Amadeus. Mesi fa avevo addirittura scritto un post implorante, in cui dichiaravo di voler partecipare al programma, nonostante non fosse accessibile! Non so se la mia accorata richiesta sia arrivata alle orecchie di Amadeus o dei responsabili del programma. ma la situazione non è cambiata. Il gioco ha una carenza, che riguarda praticamente tutti i quiz televisivi italiani. Le persone con disabilità evidenti non partecipano quasi mai. Questo potrebbe essere dovuto amancanza di richieste dei diretti interessati o alla presenza di eccessive difficoltà e barriere nel raggiungere gli studi televisivi oppure alla miopia di chi sceglie i concorrenti e decide di scartare chi è disabile. Si tratta di una questione importante perché quiz e giochini, hanno un pubblico davvero trasversale e possono essere un ottimo veicolo di inclusione. I Soliti ignoti hanno poi una particolarità in più, che li rende maggiormente interessanti. I partecipanti esterni non sono solo i concorrenti, ma anche i famosi ignoti.cioè le persone di cui si deve indovinare la professione. Seguo praticamente tutte le puntate e non ho mai visto ignoti con disabilità visibili. Eppure sono molte le persone ad esempio in carrozzina, che svolgono i lavori più disparati. A ripensarci, la coreografia del programma non è affatto accessibile, con tutti quegli strani piedistalli su cui gli ignoti devono sostare. La presenza di persone con necessità di aiuto calma e lentezza toglierebbe forse ritmo al programma. Sarà, ma nascondendo la complessità del reale si finisce per essere ripetitivi ed un po' artefatti. Concludo rivolgendomi direttamente ad Amadeus. Sei molto bravo e simpatico e mi sembri una persona sensibile. Che dici, troviamo il modo di fare un piccolo sforzo in questo senso? Te lo chiede una donna disabile e interista come te!
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