Famiglia

Alzheimer: un nuovo malato ogni 7 secondi

I malati sono 500mila in Italia e 24 milioni nel mondo. Raddoppiano ogni 20 anni. Gabriella Salvini Porro avvisa: «Facciamo qualcosa, è una bomba a orologeria. E questi malati sono ancora orfani»

di Sara De Carli

L’Alzheimer compie 100 anni. Era il 4 novembre 1906 quando il neurologo tedesco Alois Alzheimer descrisse il caso di Frau Auguste, affetta da una grave forma di demenza progressiva. È trascorso un secolo e la patologia ha assunto dimensioni epidemiche allarmanti, soprattutto per l’innalzarsi della vita media delle persone. ?Lancet? nello scorso dicembre ha provato a fare dei conti, pubblicando uno studio dell’Alzheimer’s Disease International (Adi), che riunisce le associazioni di pazienti di 75 Paesi del mondo. Oggi nel pianeta si ammala di Alzheimer una persona ogni 7 secondi; i nuovi casi sono 4,6 milioni l’anno, per un totale di 24,3 milioni di pazienti (500mila solo in Italia) destinati a raddoppiare ogni 20 anni: nel 2020 i malati arriveranno a 42,3 milioni e nel 2040 saranno ben 81,1 milioni, con un incremento pari al 234% rispetto al 2001. A sottolineare il peso di questi numeri è oggi, a Milano, la Federazione Alzheimer Italia nata nel 1993 e divenuta la ‘voce’ di 47 associazioni di pazienti della Penisola. «Siamo in presenza di una vera bomba o orologeria», ha denunciato la presidente Gabriella Salvini Porro. «Non c’e’ tempo da perdere». La Salvini Porro ha lanciato un duplice appello: «all’opinione pubblica e al mondo dei media, affinche’ ci aiutino ad abbattere i pregiudizi che tuttora circondano l’Alzheimer e delle demenze e al nuovo governo, perché riconosca la patologia come un’emergenza sanitaria e sociale’». In particolare ha affermato come non sia piu’ possibile occuparsi soltanto dei bisogni primari del malato: urge una visione a 360 gradi. L’obiettivo ”dev’essere migliorare la qualita’ di vita di pazienti e famiglie. Cio’ significa riservare a ogni malato interventi ‘su misura’, che mutino insieme all’evolversi della patologia, e costruirgli intorno una rete che comprenda Servizi ambulatoriali specialistici sul territorio, Nuclei dedicati nei reparti ospedalieri, Centri diurni dove si possano svolgere attivita’ riabilitative, Nuclei Alzheimer all’interno delle Rsa per gli anziani e ovviamente assistenza domiciliare”. 8 malati su 10 infatti vivono a casa, a totale carico della famiglia, sia da un punto di vista economico sia assistenziale. Al centenario dalla prima diagnosi la Federazione ha dedicato un numero del suo trimestrale. E per l’autunno (il 21 settembre sarà la XIII Giornata Mondiale) ha organizzato tre grandi eventi: la scalata del Kilimangiaro, un concorso fotografico (due categorie, professionisti e dilettanti) per chi rappresenterà meglio il lato umano della malattia, e uno giornalistico (info sul sito www.alz.co.uk). La Federazione Alzheimer Italia invece per il 16 settembre organizzerà un grande concerto al Teatro la Scala di Milano: musiche di Mozart e direzione di Daniel Harding.


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