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www.alzheimer.it. In continuo aumento il numero dei visitatori

Dai 20.000 visitatori in 3 anni alzheimer.it, il sito della Federazione Alzheimer Italia è passato a più di 3000 al mese e 30 e-mail al giorno

di Federazione Alzheimer

E’ più che raddoppiato nell’arco dell’ultimo anno il numero dei visitatori del sito www.alzheimer.it, l’indirizzo web della Federazione Alzheimer Italia che, nel nostro paese, rappresenta le associazioni sorte in varie Regioni e città a tutela dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie.

Operativo da 4 anni il sito www.alzheimer.it ha registrato un totale di 20.000 contatti nei primi tre anni di attività mentre, nel corso dell’ultimo anno da ottobre 1999 a ottobre 2000, sono stati ben 24700 i visitatori che si sono collegati per ricevere informazioni di ogni genere.

Sono dati significativi che testimoniano l’esigenza dei 500.000 malati di Alzheimer in Italia ma soprattutto dei loro familiari e dei carer (le persone che si prendono cura dei malati) di essere confortati e consigliati relativamente allo sviluppo della malattia, ai servizi di informazione e sostegno offerti dall’associazione, ai centri di aiuto e assistenza esistenti sul territorio, ai sussidi informativi e cosi via.

Negli ultimi mesi del 2000, l’affluenza al sito è notevolmente intensificata fino ad arrivare a 2500 visitatori mensili e una media di 80 al giorno. Dall’1 gennaio al 20 febbraio 2001 sono stati ancora di più: 5.300, 3.000 al mese.
“Anche le richieste di informazioni e consulenza via email sono cresciute notevolmente – precisa Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia – con una media di 30 messaggi giornalieri, ai quali cerchiamo di rispondere puntualmente in modo esauriente e inviare la documentazione richiesta”.

Il sito www.alzheimer.it, prezioso strumento dove reperire informazioni sulla demenza di Alzheimer anche per medici, studenti e assistenti in genere, è solo uno dei numerosi servizi offerti dalla Federazione che, tra l’altro ha siglato alla fine del mese di ottobre a Roma un protocollo d’intesa con la F.I.M.M.G. (Federazione Italiana Medici Medicina Generale – il maggior sindacato di categoria) per la realizzazione di concrete azioni comuni al fine di migliorare l’assistenza socio-sanitaria ai malati e alle loro famiglie.

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