Salute

Alzheimer, più attenzione nei Lea

Fazio si impegna a garantire le risorse e a implementare i Lea. Approvate tre mozioni

di Sara De Carli

Il Senato ha approvato questa mattina tre mozioni sull’Alzheimer. Si tratta delle mozioni n. 320 (Soliani, Pd), 473 (Carlino) e 475 (D’Ambrosio Lettieri, Pdl), tutte approvate con modifiche ai testi iniziali. 

Secondo le previsioni della federazione Alzheimer’s Disease International (ADI) si parla di 36 milioni di malati nel mondo, di cui 6 milioni in Europa e un milione in Italia. Le demenze sono destinate ad aumentare fino a raddoppiare nei prossimi vent’anni, con un incremento di 150.000 nuovi casi all’anno in Italia. L’incidenza sociale della malattia, dice la risoluzione Soliani, «impone la ricostituzione del fondo per la non autosufficienza, ora azzerato».

Il ministro Ferruccio Fazio ha annunciato che il Governo sta per portare all’esame della Conferenza Stato-Regioni dieci obiettivi prioritari, in materia, «che comprendono tutte le richieste presenti nelle mozioni»: interventi e misure di politica sanitaria, mappe aggiornate; ottimizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici con la riorganizzazione e il potenziamento delle UVA; creazione della rete integrata per le demenze; sviluppo di linee di indirizzo clinico e promozione della ricerca scientifica; implementazione delle linee di indirizzo; carta dei servizi; reti di supporto per i caregivers; formazione degli operatori e dei carer informali; monitoraggio; verifica dell’attività; istituzione di una funzione di coordinamento permanente per le demenze.

Fazio si è impegnato su due fronti. «Al di là dell’approvazione di questo progetto a livello di Conferenza Stato-Regioni, mi impegno a implementare i nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA) del Servizio sanitario nazionale, che attualmente sono ancora all’esame del Ministero dell’economia e delle finanze. Mi impegno fortemente a reperire le risorse; non mi posso impegnare in questa sede a trovare nuovi stanziamenti, ma sicuramente a trovare risorse per le demenze in quelle attualmente disponibili. Questo è l’impegno che posso prendere».

Ecco quindi, tra le altre cose, cosa le mozioni impegnano il Governo a fare:

1/prevedere una attività di monitoraggio epidemiologico a livello regionale e nazionale delle demenze, ivi incluso il morbo di Alzheimer

2/definire le linee guida per l’istituzione e l’attivazione di reti integrate di servizi socio-sanitari per la diagnosi, la cura e l’assistenza alle persone affette da demenza, da erogare nelle Aziende sanitarie locali in ambito territoriale

3/ad adottare provvedimenti di carattere generale che impegnino le Regioni a definire modelli organizzativi di supporto alle famiglie, creando, anche in risposta all’emergenza, servizi di cura ed assistenza domiciliare, servizi socio-assistenziali e semiresidenziali (centri diurni) o residenziali;

4/a promuovere iniziative per il sostegno della ricerca per la prevenzione, cura e riabilitazione delle demenze ivi incluso il morbo di Alzheimer, anche creando sinergie e supporti con l’università e gli enti di ricerca;

5/a promuovere, con adeguati finanziamenti, la ricerca per la prevenzione, cura e riabilitazione della malattia, anche in relazione con l’università;

6/a promuovere l’educazione sanitaria alla popolazione circa i primi sintomi della malattia attraverso campagne di informazione, corsi e seminari;

7/a garantire agli ammalati di demenza una adeguata assistenza;

8/prevedere diverse forme di sostegno ai familiari, ivi incluse attività di informazione e formazione, avvalendosi anche dell’iniziativa delle associazioni di volontariato;

9/ad inserire nell’ambito del programma di educazione continua in medicina specifici obblighi formativi riferiti alla diagnosi e al trattamento delle demenze, ivi incluso il morbo di Alzheimer».


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